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Il caso

Estorsioni, bulli segnalati

Estorsioni, bulli segnalati

Il caso a scuola di tre studenti 13enni portato all’attenzione della Procura dei minori. I carabinieri hanno raccolto la denuncia della madre del ragazzino preso di mira

28 marzo 2024
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Ferrara Tre ragazzini di 13 anni sono stati segnalati dai carabinieri di Ferrara alla Procura dei minori di Bologna per gli episodi estorsivi messi in atto nei confronti di un loro compagno di classe.

La vicenda è quella raccontata nei giorni scorsi e i carabinieri si sono attivati alla ricerca dei genitori dello studente preso di mira dai bulli per cercare di capire i contorni della vicenda e intervenire per forvi fine. La madre è stata così accolta negli uffici del Comando provinciale, dove ha denunciato fatti riconducibili a estorsioni nei confronti del figlio, messe in atto da coetanei, suoi compagni di classe.

Gli accertamenti effettuati dai militari hanno permesso loro di appurare che il giovane, dal mese di febbraio e fino al 20 marzo (giorno in cui la questione è scoppiata pubblicamente), era stato preso di mira da tre bulli che, minacciandolo di un male ingiusto, anche a mezzo di messaggi inviati al proprio cellulare, gli avevano estorto complessivamente la somma di denaro di oltre 200 euro. Le indagini hanno permesso di identificare molto rapidamente i tre minori presunti autori degli atti di bullismo (sfociati, se confermati, in un vero e proprio reato) e di segnalarli alla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bologna per le ulteriori attività nei loro confronti. La segnalazione alla Procura non tragga in inganno, essendo tutti e tre minori di 14 anni è esclusa in maniera assoluta una loro imputabilità, però possono essere presi dei provvedimenti che li aiutino a capire il grande disvalore delle azioni loro attribuite e cambiare decisamente registro.

Alla denuncia pubblica della madre del ragazzino, prima su Facebook poi sui giornali, si era aggiunto il racconto di altre esperienze simili da parte di altri genitori.

Tra le frasi minacciose riportate ce ne sono due che sono molto significative, anche per il grado di paura che possono incutere in chi le riceve e non ha gli strumenti per sapersi difendere o per misurarne la capacità di realizzazione: «Ti aspetto fuori e ti picchio» e «Facciamo del male a tua mamma».

L’attività dei carabinieri si inserisce nel contesto dei controlli messi in atto presso gli istituti scolastici al fine di prevenire e reprimere fenomeni di bullismo e il consumo di sostanze stupefacenti, da parte dei giovani, nei parchi vicini alle scuole, sia prima dell’ingresso che all’uscita dalle lezioni.

Anche per via di altri episodi recenti, la Prefettura ha da poco comunicato la decisione di implementare in tutta la provincia estense nuovi controlli generalizzati entro la fine dell’anno. 

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