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Ferrara, il centrodestra boccia i bilanci di Ausl e Azienda ospedaliera

Stefania Andreotti
Ferrara, il centrodestra boccia i bilanci di Ausl e Azienda ospedaliera

In Ctss raffica di voti negativi dopo la relazione della direttrice generale Monica Calamai

09 maggio 2024
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Ferrara Bilanci non approvati: questo l’esito della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della provincia di Ferrara tenutasi ieri on line, durante la quale sono stati presentati i bilanci di esercizio 2023 di Ausl e Azienda Ospedaliero Universitaria (Aou).

A seguito dell’esposizione di obiettivi raggiunti e conti delle due aziende da parte della direttrice generale Monica Calamai, gli amministratori dei territori hanno votato in prevalenza contrari, con il centro destra compatto nella critica all’operato esposto. Oltre al Comune di Ferrara, rappresentato dall’assessora alle politiche sociali Cristina Coletti, i sindaci di Copparo, Lagosanto, Comacchio, Fiscaglia e Terre del Reno sono intervenuti per palesare il loro forte dissenso rispetto alla gestione del servizio sanitario nei loro territori.

Nel suo intervento Calamai aveva riportato come il bilancio di esercizio 2023 si fosse chiuso con un utile per Ausl di circa 4mila ottocento euro, con un’assegnazione a consuntivo di 56,5 milioni di finanziamento regionale e una maggiore produzione e riduzione dei costi di 8,3 milioni. Circa 6 mila duecento euro di utile per il Sant’Anna, con un’assegnazione di 37,2 milioni e maggior produzione e riduzione di 14 milioni.

Le principali azioni strategiche del 2023 sono state il governo strutturato delle risorse economiche con il tavolo dei gestori, il percorso di unificazione in un’unica azienda sanitaria universitaria provinciale e il monitoraggio delle liste di attesa, che nel 2024 è diventato un vero e proprio progetto di intervento. A questo si aggiungono l’istituzione dei Centri per l’Urgenza, l’attuazione del Pnrr, la redazione del bilancio di genere, l’impulso alla telemedicina, l’infermiere di famiglia e comunità, l’ospedale di comunità a Cona, i progetti di oncologia e pneumologia territoriale, il cento per le patologie tiroidee, la chirurgia robotica e la riorganizzazione della rete per le donazioni di organi.

Per quanto riguarda Ausl, i maggiori costi rispetto a quanto preventivato sono stati dati da degenza, specialistica, pronto soccorso, somministrazione diretta di farmaci e acquisto di sangue. Per l’Aou più spese per prestazioni aggiuntive in Simil-Alp, lo straordinario serale per smaltire le liste d’attesa, e gli incarichi libero professionali a supporto del settore emergenza.

«Rispetto al 2022, nel 2023 i costi sono aumentati – ha specificato Calamai – per costi energetici più alti, introduzione di farmaci innovativi, nuovi dispositivi e tecnologie, e impulso alle strategie aziendali per qualificare il contesto territoriale. A giugno presenteremo il bilancio di previsione 2024 che avrà un delta con entità diversa rispetto a quello significativo dello scorso anno».

L’impegno dettagliato dalla direttrice generale non è bastato alla maggioranza dei sindaci, che ha voluto mandare un segnale forte alla Regione.

«Il mio voto contrario - ha dichiarato Cristian Bertarelli, sindaco di Lagosanto - non rappresenta una scelta politica, ma un obbligo etico verso i cittadini. È inaccettabile che i servizi promessi, come gli otto posti letto dello Spod, siano stati rimossi e mai reintegrati. A dicembre, tre dei quattro tecnici di laboratorio della Pma del Delta hanno rassegnato le dimissioni, con conseguente organico insufficiente e le ginecologhe costrette a sopperire alla mancanza di personale tecnico».

«La casa di comunità di Copparo - è intervenuto il sindaco Fabrizio Pagnoni - presenta uno scenario molto critico con carenze di personale, i cantieri del Pnrr in ritardo e calo di servizi:.

Per l’assessora Francesca Lambertini di Vigarano «il positivo risultato del bilancio non rispecchia la realtà percepita dalla popolazione, con liste di attesa impossibili».