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Bevilacqua, «la scuola non chiuderà». Ma la prima classe non si farà

Bevilacqua, «la scuola non chiuderà». Ma la prima classe non si farà

Partecipata riunione della consulta con il sindaco

09 maggio 2024
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Bevilacqua Una commissione consiliare per confrontarsi coi dirigenti degli istituti comprensivi del Centese su come salvare la classe prima della scuola di Bevilacqua. Davanti a una sala gremita di cittadini (una sessantina tra consultori, genitori, cittadini e insegnanti) il sindaco centese Edoardo Accorsi, presente all’incontro organizzato dalla consulta civica del paese, ha più volte ribadito: «Il Comune non ha alcuna intenzione di chiudere la scuola a Bevilacqua. Se quest’anno non si riuscirà a fare la prima, l’impegno è di realizzarla il prossimo anno».

A ripercorrere le tappe della vicenda, che ha portato a oggi alla chiusura della classe prima della scuola di Bevilacqua col trasferimento dei bambini iscritti alla primaria di Renazzo, è il primo cittadini centese: «Con i dati delle iscrizioni alla mano sono andato dal nuovo provveditore scolastico provinciale per segnalare le situazioni più delicate, tra cui proprio quella di Bevilacqua, chiedendo un impegno nei confronti delle scuole del Centese. A far fronte a oltre 50 docenti in meno, il problema riguarda tutta la provincia. Con 10 iscritti, divenuti poi 9, il provveditore ha ritenuto di non assegnare l’insegnante a Bevilacqua, e quindi la classe prima non è stata costituita. Per crearla sarebbero serviti almeno 15 iscritti. Ho reincontrato il dirigente e poi, a seguito della lettera, i genitori, a cui ho ribadito, pur sapendo che sarebbe stato complicato, il mio impegno. Ho reincontrato il provveditore con l’intento di provare a convincerlo, ma ha riferito di aver ancora 9 classi da coprire nel Ferrarese, senza insegnanti da poter assegnare. Queste per legge, ha spiegato, hanno la priorità. Ho detto al provveditore che avrei comunque formalizzato una richiesta scritta, confidando nel suo impegno a trovare una soluzione. In ogni modo dubito che la risposta possa essere positiva. Il mio impegno c’è stato, ma non ho la bacchetta magica, né posso obbligare il provveditore. Sono davvero dispiaciuto che nella nostra comunità, in una scuola di qualità come quella di Bevilacqua, venga meno per un anno la classe prima. Ma il prossimo anno, come accaduto a Corporeno – lo scorso anno senza prima ma quest’anno con 17 iscritti – la prima si potrà fare, e si aggiungerà alle future classi terza, quarta e quinta».

Da Accorsi, poi, una precisazione volta a sgombrare ogni dubbio: «Da parte del Comune non c’è alcuna volontà di chiudere la scuola qui, anche se solo con tre classi. E nell’ipotesi, in caso diventasse necessario, ci confronteremo con genitori, consulta e cittadinanza». Mentre, per quanto riguarda l’ipotesi di ridimensionamento dei comprensivi centesi, che prevedeva l’accorpamento di Ic3 e Ic4 e il passaggio di Corporeno all’Ic Pascoli: «Tutto è fermo. Ipotesi che ritengo comunque valida».

E in risposta a chi ha parlato del caso della conferma della prima a Gaibanella: «Bene se lì si è trovata soluzione. Se è stata data l’insegnante, l’hanno tolta da un’altra parte. Anche noi l’anno scorso abbiamo trovato soluzione a XII Morelli».

Un impegno per vedere confermata la prima, che la consulta di Bevilacqua sta portando avanti con forza: «Da consulta e genitori – ha detto la presidente Silvia Balboni – una corsa contro il tempo per salvare la prima. Abbiamo trovato genitori disponibili a trasferire i bambini a Bevilacqua, ma recandosi alla segreteria dell’Ic3 gli è stato detto che le iscrizioni erano chiuse e che la prima qui non c’era. Pare non ci sia stata a prescindere la volontà di farla. Se il dirigente scolastico avesse informato insegnanti e genitori in tempo utile, una soluzione forse si trovava...».

Diverse le domande dei genitori: «A Renazzo verranno fatte tre prime: perché non chiedere ai genitori di spostare alcuni bimbi alla primaria di Bevilacqua, in modo da arrivare a 15? Eppure Crevalcore l’ha fatto, per salvare la scuola di Palata, garantendo anche il trasporto scolastico. Di certo la scuola sarebbe più “appetibile” con pre e post scuola e scuolabus». Proposta raccolta dalla consulta e rilanciata dal consigliere comunale Marco Pettazzoni: «Convochiamo una commissione, invitando i dirigenti scolastici per valutare con loro la possibilità di trovare una soluzione per Bevilacqua. Basterebbe convincere un piccolo numero di famiglie a spostare i bimbi a Bevilacqua». Riconfermando i dubbi sulla possibilità di ottenere un risultato a organico fatto, Accorsi: «Una proposta accoglibile. Già domani (ieri, ndr) ci attiveremo per riunire la commissione. Per competenza comunque, non dovrei essere io, come sindaco, a informare le insegnanti e a chiamare i genitori per convincerli a iscrivere i bambini a Bevilacqua. Se poi organizzerete un incontro, ci sarò».

E sui servizi extrascolastici: «Vanno programmati. Serve un numero minimo di iscritti e risorse, a oggi limitate. Aumentare l’attrattività dei plessi è comunque compito della scuola. Il Comune in ogni caso è disponibile. A Reno Centese attivato un dopo scuola grazie all’associazione BraviTutti».

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