La Nuova Ferrara

Ferrara

L’editoriale

Le scuse di Lodi e un confronto che deve tornare civile

Cristiano Meoni
Le scuse di Lodi e un confronto che deve tornare civile

L’editoriale del direttore della Nuova Ferrara

09 maggio 2024
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Ferrara “La Nuova Ferrara” è un giornale che non fa sconti a nessuno: lo dimostra la sua storia, lo conferma l’esperienza personale di tanti di noi. Abbiamo un’identità, veniamo da una tradizione di valori costituzionali e antifascisti, ma non siamo un giornale schierato. Ci lasciamo guidare dai fatti. E quando i fatti lo richiedono, non esitiamo a scontrarci, a destra come a sinistra, anche duramente.

Mercoledì mattina è successo un episodio increscioso, che condanniamo: una nostra collega è stata insultata da un amministratore pubblico, in un momento di concitazione generale. Alla collega, fin da subito, è arrivato l’incondizionato sostegno della redazione e della direzione. “La Nuova Ferrara” ha poi chiesto al vicesindaco le scuse, sia nei confronti della giornalista che della testata. Scuse che sono puntualmente arrivate. Scuse reiterate e convinte – almeno così ci è sembrato dal tono della conversazione – che sono state ritenute sufficienti, sia dalla direzione che dalla collega, per non procedere oltre. 

Pensiamo, infatti, che se vogliamo favorire la civile convivenza e il dispiegarsi di un sano discorso pubblico all’interno della comunità ferrarese, dobbiamo impegnarci tutti a fare qualcosa perché ciò avvenga. Anche a partire da piccoli ma significativi gesti: fare le scuse, accettarle, come succede tante volte nella vita di tutti noi. Non calcare la mano. Ripartire daccapo.

Siccome siamo giornalisti e lavoriamo per riportare i fatti, oggi diamo conto del “caso politico” che ne è scaturito. Ciascuno proverà a usarlo a proprio vantaggio, come normalmente accade in campagna elettorale, noi insisteremo sulla linea di un confronto civile e rispettoso nell’interesse di Ferrara.