Comunicare è bello, percorso di 4 anni all’Einaudi di Ferrara
Gli studenti propositivi: «Ci sta piacendo»
Durante l’anno scolastico 2024/25 è stata inaugurata all’Istituto Einaudi la Scuola Quadriennale in Communication Design, finalizzata alla formazione di futuri professionisti della Comunicazione Multimediale, specializzati nelle aree della Grafica Pubblicitaria, Grafica Editoriale, Web Design, Fotografia, Video-Making, Gaming, Modellazione e Prototipazione 3D, realtà virtuale e aumentata. Noi della 4ªS, dell’Indirizzo Socio Sanitario, siamo stati subito interessate a capire meglio di cosa si trattasse. Per questo, abbiamo intervistato alcuni ragazzi che frequentano la 1ªI, la prima classe di questo corso, per soddisfare le nostre curiosità.
Alla domanda: «Cosa vi ha portato a scegliere un percorso di 4 anni?», Alice Serone risponde: «Io ho scelto questo indirizzo per l’esperienza che si accumula in breve tempo rispetto al percorso di studi classico e perché mi dà la possibilità di anticipare il mio percorso lavorativo». Ci è venuto poi naturale chiedere se fossero soddisfatti di questo indirizzo. Per Eleonora Celati, dopo alcune perplessità iniziali, non ci sono dubbi: «Sì, sono molto soddisfatta perché ha superato le mie aspettative, mi sto trovando molto bene con gli insegnanti e con i compagni, ma soprattutto con le materie di indirizzo. Ammetto di aver avuto molte incertezze fino a ottobre, non ero sicura al 100%. Avevo paura di aver fatto la scelta sbagliata ma se potessi tornare indietro opterei per questo corso altre mille volte».
Alla domanda: «Che vantaggi pensi che ci siano rispetto al corso classico?», Nicole Mazzanti risponde: «Nel percorso di 5 anni non fanno tutti i laboratori che noi frequentiamo fin dal primo anno e sono la parte più divertente, inoltre abbiamo moltissime ore di compresenza, significa che abbiamo più professori in una stessa ora che ci insegnano materie complementari, tipo informatica e italiano oppure informatica e chimica. Questo permette di fare più ore nella stessa ora, imparando ad applicare l’informatica alle diverse materie».
Informatica in compresenza con italiano? Siamo così interessate a questo abbinamento insolito che siamo andati a trovarli in classe, proprio durante questa lezione. La professoressa di Italiano, Elena Russo, e il professore di Tecnologie di Informazione e della Comunicazione, Carlo Callegari, ci spiegano meglio come lavorano insieme: «È un’esperienza nuova, un percorso in divenire e sperimentale. Durante questo primo quadrimestre abbiamo concordato cosa realizzare e progettare insieme. Per esempio, abbiamo lavorato sul testo espositivo, sviluppandolo sia dal punto di vista linguistico sia dal punto di vista formattazione, lavorando su documenti con testo, immagini, paragrafi. È stato molto interessante e i ragazzi hanno realizzato dei lavori interessanti». Secondo un altro studente, Eric Chen, questo metodo «è molto più stimolante. Mi trovo molto bene, soprattutto con la compresenza di T.I.C. e Italiano perché scriviamo temi al pc e, nel frattempo, impariamo ad usare bene programmi di videoscrittura, ma in generale sono contento anche delle compresenze di T.I.C. e Chimica, Scienze della Terra e Geografia o Fisica e Matematica. Mi piace molto questo indirizzo perché si affronta una didattica laboratoriale già dal primo anno». Abbiamo poi chiesto se, visto che anticipano di un anno la maturità, hanno già le idee chiare su cosa faranno una volta terminati questi studi. Nicole Mazzanti ha risposto: «Devo ancora capire se fare alla fine i 2 anni di Its (Istituto Tecnico Superiore, ndr), per specializzarmi e poi andare all’università, dove vorrei frequentare criminologia e tecniche investigative oppure andare subito all’università. Penso che deciderò più avanti, magari nei prossimi anni»
Poi la domanda: «Il progetto che svolgete è ridotto o è concentrato come se fossero 5 anni?». Alcuni alunni affermano che il programma del percorso quadriennale è concentrato in 4 anni come se fosse quello tradizionale, quindi svolgono alcuni argomenti che nell’indirizzo classico si affrontano al terzo anno, già dalla classe prima. Inoltre, frequentano per 35 ore a settimana, dal lunedì al venerdì dalle 8.10 alle 14.10 con in aggiunta le 5 ore del sabato. Questo però non sembra pesare ai ragazzi. «Sicuramente un grande vantaggio è quello di aver iniziato le materie di indirizzo sin dalla prima in modo serio e costante», aggiunge Eleonora, mentre Nicole afferma che viene posta «una particolare attenzione nel fare la maggior parte del lavoro a scuola e a non sovraccaricare di compiti a casa, viste le 35 ore settimanali e visto che tantissime di noi vengono da paesi fuori Ferrara e i trasporti ci portano via tantissime ore della giornata. Tra i vari vantaggi, c’è anche quello di avere a disposizione l'intero pacchetto di Adobe per tutti e quattro gli anni... e possiamo usarlo anche a casa». l
Edda Guerzoni
Claudia Mavilla
Khadija El Alami
Anna Trentini Rossi
Rihab Aboutarik
Chiara Finetti
Martina Messineo
corso quadriennale
Istituto Einaudi
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