L’amore secondo Franz Kafka, liberazione oppure l’ultima schiavitù?
Pareri discordi dopo la proiezione del film sul grande scrittore
Al cinema Apollo di Ferrara biglietti quasi esauriti per il film appena uscito sulla vita dello scrittore boemo Franz Kafka e sulla sua personale concezione dell’amore. Molte classi provenienti dalle scuole ferraresi, tra cui la 5T del Liceo Linguistico L. Ariosto, sono arrivate alle sale cinematografiche nel centro di Ferrara giusto in tempo per lo spettacolo delle 10.30 di mercoledì 15 gennaio. Una volta seduti gli studenti hanno assistito al film diretto da Georg Maas e Judith Kaufmann che, a cent’anni dalla sua morte, esplora l’ultimo anno di vita del celebre scrittore ceco-tedesco, il 1923, segnato dalla forza trasformativa dell’amore.
Kafka, interpretato in maniera eccellente dall’attore Sabin Tambrea, è in vacanza con la famiglia della sorella a Graal-Müritz, sul Mar Baltico, dove conosce Dora Diamant, aspirante ballerina tedesca di famiglia ebrea ortodossa e volontaria in una colonia di bambini. Colpito dalla vitalità di Dora, Kafka, all’epoca quarantenne e già malato di tubercolosi, contro il parere della famiglia si trasferisce a Berlino e passerà l’ultimo anno di vita con la donna di cui è innamorato, riscoprendo le proprie radici ebraiche e lavorando a nuove opere. L’aggravarsi delle condizioni di salute lo costringeranno a farsi ricoverare in un sanatorio in Austria, dove morirà accudito da Dora.
Il film, proposto in molte scuole ferraresi, esplora temi come l’amore, l’indipendenza, il rapporto familiare e molto altro. «L’insegnamento che arriva dall’altra parte dello schermo penso che potrebbe essere imparare ad avere una mente propria, andare fuori dagli schemi e ascoltare il proprio cuore», afferma una studentessa del Liceo Ariosto. «Non concordo, credo che possa insegnare quanto l’amore possa rendere ciechi: Kafka ha passato l’ultimo anno della sua vita soffrendo il freddo, decisivo per il peggioramento della sua malattia, tutto questo solo per stare con una donna appena conosciuta», ribatte un suo compagno di classe. Com’è ben evidente il film ha creato opinioni discordanti, ma la reazione principale resta l’interesse mostrato dagli studenti. l
Elena Romeo 5T
Giulia Consolini 5T
Liceo Ariosto
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