Cidas e la parità di genere, una mattina in classe con la 3B
La cooperativa sociale si confronta al liceo Carducci
Metti una mattina in una classe di un liceo con indirizzo Scienze umane e aggiungi la competenza e l’empatia di tre protagonisti di una cooperativa sociale. Inserisci tematiche sempre più all’ordine del giorno dell’agenda mondiale quali la parità di genere anche in ambito lavorativo e il gap culturale le buone pratiche per superarlo. Shakerate bene e ne uscirà una giornata formativa che va oltre l’educazione scolastica. Tutto ciò è stato possibile grazie all’incontro tra CIDAS, cooperativa sociale tra le più rappresentative del tessuto ferrarese, aderente a Legacoop Estense e partner del progetto Scuola 2030, con la classe 3B del liceo Carducci di Ferrara. Al termine delle due ore ci si è salutati certamente arricchiti, con la percezione che le distanze si siano accorciate tra generazioni e ruoli così differenti.
Al Carducci, seguiti dalla professoressa Silvia Balzani, gli studenti hanno potuto confrontarsi con Barbara Lambertini, direttrice delle Risorse Umane di CIDAS, Ariberto Vergnani, responsabile della Selezione e Formazione oltre che dell’Academy Cidas e Silvia Ungaro dell’ufficio comunicazione dell’impresa sociale.
Chi è Cidas
È stato prioritario conoscersi. Certo, nel mondo degli adulti dici “Cidas” e si spalanca un mondo ma è legittimo che tra i più giovani ancora manchi la percezione di una cooperativa sociale così prossima ma altrettanto importante nel garantire servizi alla persona. Ecco quindi il primo passo di avvicinamento: «Ragazze e ragazzi, potete prendere i vostri smartphone e collegarvi». Stupore. Gli studenti si guardano incuriositi. In pochi attimi il porta cellulari che fa bella mostra all’ingresso dell’aula si svuota e inizia la navigazione. CIDAS si scopre attraverso il sito internet ufficiale, ma anche tramite i canali social sempre molto aggiornati e con grafiche calamitanti. Servizi agli anziani, alle persone disabili, ma anche percorsi per la scuola, accoglienza dei migranti, trasporti sanitari e lavoro: in pochi istanti di navigazione la panoramica su CIDAS è essenzialmente esaurita. Ci si rende effettivamente conto di quanto la cooperativa sia necessaria nella vita di migliaia di persone, siano esse coloro che utilizzano i servizi quotidiani siano essi gli operatori che lavorano nella grande squadra.
La parità di genere
Barbara Lambertini lo dice più volte, si percepisce che sta parlando di un valore ormai imprescindibile nella missione di CIDAS: i diritti per le donne e le relazioni rispettose sono condizioni che devono essere propri dei soci. Il comportamento in ambito lavorativo deve rispecchiare una condotta nella vita quotidiana, esiste un codice etico da cui non si prescinde. Come del resto la formazione e la qualità del lavoro non possono essere subordinati ad altri principi, magari più materiali e tangibili ma che non rispecchiamo gli obiettivo quotidiani e a lungo termine che CIDAS si è data.
E a proposito di parità di genere: la 3B diventa un interessante veicolo per capire a che punto la futura classe dirigente si trova con i diritti. Ne esce uno spaccato estremamente interessante che emerge attraverso una serie di domande con risposta anonima, sempre da trasmettere attraverso lo smartphone. La percezione è che ragazzi e ragazze abbiano ben chiaro cosa sia la parità di genere, la condividono pressoché totalmente e si rendono conto delle discriminazioni che incrociano nel corso della loro vita. Il ruolo della donna fa un importante balzo verso l’emancipazione soprattutto se paragonata agli stereotipi che emergono attraverso le parole degli studenti. La strada è tracciata e la possibilità di confrontarsi anche tramite Scuola 2030 diventa un momento di crescita in rete . l
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