Dietro le quinte dello spettacolo: «Lavoro durato oltre due mesi»
Il trionfo di Saffo
Per raccontare la gara sceneggiata dalla 4A, abbiamo pensato di far parlare i suoi protagonisti, immaginando che abbiano raccontato in un'intervista le fasi di attuazione della performance e le emozioni provate dai personaggi dopo il talent. «La realizzazione del lavoro ci ha richiesto molto tempo, a differenza di quanto si potrebbe pensare - afferma Mecenate, conduttore del programma - siamo partiti dal desiderio di riunire tutti i poeti illustri in un’unica manifestazione che superasse i confini del tempo e dello spazio, trovando nel Mar Mediterraneo una “casa” comune a tutti. Abbiamo deciso di concretizzare quest’idea in una gara poetica, in parte ispirata al Certamen Homeri et Hesiodi (gara immaginaria tra i due grandi poeti greci Omero ed Esiodo). Così due mesi fa è iniziata la fase di lavorazione. Mi sono subito concentrato sul casting, che si è rivelato più semplice del previsto: la scelta infatti è ricaduta su quattro grandi della letteratura classica, i poeti greci Alceo e Saffo, i latini Catullo e Virgilio. A quel punto gli autori hanno sviluppato la sceneggiatura e dunque tutto lo staff ha potuto iniziare a dedicarsi ai preparativi per la gara. Nello specifico, le vesti dei poeti sono state cucite a mano e la scenografia ha richiesto il lavoro di diversi addetti, sono emersi problemi tecnici con luci e suoni, risolti dai nostri esperti, e il talent è stato accompagnato dalle musiche scelte e interpretate da una grande pianista. Il mio ruolo mi ha permesso di seguire da vicino le prove dello spettacolo: si sono alternati momenti di difficoltà e di soddisfazione, che nel loro insieme si sono rivelati fondamentali per la riuscita dello show».
Saffo
La “decima Musa”, la poetessa Saffo ha conquistato la vittoria non solo grazie alla bellezza dei suoi versi, ma anche per merito della sua performance coinvolgente. «È un grande onore per me avere vinto questo premio e sono soddisfatta della mia prestazione», ha detto al termine della gara. La protagonista di questa serata ci ha raccontato, oltre alla grande emozione della vittoria, il rapporto con il poeta Catullo: «Io e Catullo abbiamo sempre avuto un rapporto travagliato a causa dei suoi plagi delle mie opere, ciononostante lo stimo molto come poeta, perciò definirei il nostro rapporto con una sua espressione: Odi et amo».
Catullo
“La squalifica? La trovo ingiusta, la mia opera era candidata alla vittoria, ma le Muse hanno voluto sabotarmi, forse per avvantaggiare la collega Saffo. Sentivo la competizione con lei e dopo quello che è successo il nostro rapporto si è rotto. Penso che Saffo abbia vinto solo perché sono stato squalificato, anche se era proprio lei l’avversaria che temevo di più. Se parteciperò di nuovo? Certo, voglio dimostrare a tutti il mio valore da poeta».
Alceo
“Molte delle mie poesie, come avrete notato, fanno riferimento al vino. Ritengo il vino un ingrediente indispensabile della vita del mio gruppo di compagni, l’eteria. Il vino è ciò che ci fa dimenticare i problemi. D’altra parte, noi dell’eteria ci sosteniamo sempre, e penso che i miei compagni a Lesbo abbiano seguito attentamente la mia esibizione, facendo il tifo per me». Riguardo alla vincitrice, Alceo racconta: «La conosco molto bene, è una collega stimata, con lei di sicuro nessuna rivalità. Anzi, mi ha fatto piacere il fatto che gareggiasse con me».
Virgilio
Virgilio ha vissuto una serata impegnativa, con il pubblico che ha richiesto l'esecuzione di una sua opera non ancora pubblicata, ma molto attesa, l’Eneide. «Sono rimasto deluso dalle reazioni del pubblico di fronte alla mia proposta iniziale, quella delle Bucoliche, anche perché avevo proposto un canto in italiano per risultare più accessibile - ci racconta - Sono però anche molto contento dell’entusiasmo che sta suscitando l’Eneide, che sto componendo ispirandomi alle opere di Omero. Per ora posso solo rivelarvi che parlerà di Roma e di un grande eroe». l
Gabriele Abu Kana
Nicolò Accorsi
Luca Perelli
Luigi Tornimbeni
classe 4A liceo Ariosto
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