Giorgio Bassani poeta, i versi dedicati a Ferrara
Il liceo Ariosto ha celebrato il suo illustre studente Un aspetto inedito nella produzione del grande scrittore
Come ogni anno, il 4 e il 5 Marzo al Liceo Ludovico Ariosto di Ferrara si celebra la Giornata Bassani. Durante queste due giornate si ricorda uno degli studenti più celebri del liceo: Giorgio Bassani, scrittore ferrarese nato a Bologna nel 1916 da famiglia ebraica, ma vissuto fino al 1943 a Ferrara, nella casa di via Cisterna del Follo 1. Egli frequentò dal 1926 al 1934 i cinque anni del ginnasio e poi i tre del liceo. Subito dopo la maturità fu assunto come insegnante alla scuola ebraica di via Vignatagliata 79 perché, per colpa delle leggi razziali promulgate in Italia dal Regio decreto-Legge 17 Novembre 1938- XVII n. 1728 , non erano ammessi a frequentare le scuole pubbliche gli studenti ebrei. Nel 1945 Bassani fu accusato di antifascismo e incarcerato. Rilasciato scappò a Firenze e visse il resto della sua vita a Roma. Morì nel 2000 e venne seppellito nel cimitero ebraico di Ferrara di via delle Vigne.
Come abbiamo detto, nella nostra scuola la Giornata Bassani è diventata una tradizione e quest’anno si è svolta la XXIII edizione. Come ogni anno alcune classi del liceo hanno presentato i lavori preparati in onore del famoso scrittore.
La conferenza, curata dalle docenti Paola Cazzola, Laura Comparato, Monica Giori e Micaela Rinaldi, si è tenuta nell’atrio Bassani, con numerosi ospiti, tra cui la professoressa Silvana Onofri, ex docente della scuola, il dottor Eugenio Ciccone, ex studente dell’istituto, la professoressa Rosy Cupo, docente dell’Université Sorbonne Nouvelle de Paris, e infine il dottor Enrico Scavo, anch’esso vecchio studente del Liceo Ariosto. Dopo il saluto e l’introduzione della professoressa Isabella Fedozzi, dirigente scolastico della scuola, le classi 1ªS, 4ªG, 4ªM e 4ªX hanno presentato l’antologia poetica bassaniana da loro realizzata, dal titolo: “La cifra che risolva in un canto il mio grido”. Infatti quest’anno l’attenzione non è andata a Bassani romanziere ma a Bassani poeta, un tratto dello scrittore poco conosciuto. Il lavoro ha cercato di colmare questa lacuna e ogni classe ha scelto una rosa di sue poesie, analizzandole dal punto di vista metrico, formale e contenutistico.
Si sono aperti i lavori con l’intervento di uno studente che ha spiegato la parte di lavoro svolto dalle classi e inserito nell’elaborato finale. L’antologia contiene un accenno della biografia di Giorgio Bassani e della sua produzione poetica, quest’ultima divisa in due sezioni: testi in rima e testi senza rima. Sono state analizzate tre sue raccolte, quali: “Storie dei poveri amanti e altri versi”, Epitaffio” e “In gran segreto”. Per ogni componimento i ragazzi hanno cercato di esprimere ciò che provavano alla lettura di esso e aiutati dagli insegnanti hanno dato vita a un commento. Alcune di queste liriche sono state rese più accessibili mediante la traduzione a cura della Caa (comunicazione aumentativa alternativa) che sfrutta le immagini e i simboli visivi per rendere la comprensione del linguaggio più semplice a tutti.
In un secondo momento la classe 1ªS ha presentato il proprio lavoro, e per la prima volta ha dato il suo contributo alla realizzazione della giornata Bassani. A cura della medesima classe, coordinata dalle professoresse Paola Cazzola e Laura Comparato sono stati realizzati due video, successivamente a un’analisi e commento di alcune poesie del poeta. Con la docente di italiano sono stati esaminati otto componimenti di Bassani: “Per un quadro di Morandi”, “Ars poetica”, “L’orto”, “Dal carcere”, “4 marzo ‘73”, “A letto”, “Lo so perché”, “A mia figlia per il suo compleanno” dei quali si è cercato di cogliere il significato profondo delle parole dello scrittore.
Con la docente di storia e geografia si sono focalizzati su altri quattro brani: “Dai Bastioni Orientali”, “Sera a Porta Reno”, “Verso Ferrara”, “Di Settembre a San Giorgio”, “Chiaro di luna”. Queste ultime poesie trattano un tema differente rispetto alle precedenti, e proprio per questo, sono stati approfonditi i caratteri riguardanti la geografia del territorio di Ferrara e dei paesi confinanti, alcuni dei quali si trovano nei pressi delle abitazioni dei ragazzi. Essi hanno partecipato in modo attivo, registrando video della lettura delle liriche e video dei commenti alle stesse inserendo anche delle immagini del paesaggio descritto da Bassani. I giovani studenti affermano: «È stato un onore partecipare per la prima volta a un evento così importante per la scuola, soprattutto come nostro primo progetto di gruppo. Nonostante le difficoltà siamo fieri del risultato ottenuto. Non vediamo l’ora di metterci di nuovo in gioco».
Successivamente la professoressa Rosy Cupo ha presentato l’apprendistato poetico di Giorgio Bassani, guidando i ragazzi alla comprensione delle opere dell’artista. La professoressa Silvana Onofri e il dottor Eugenio Ciccone hanno mostrato il pieghevole con pianta ragionata del cimitero israelitico di via delle Vigne, che ha un’introduzione alla pubblicazione della guida: “Giorgio Bassani e Il cimitero israelitico di via delle Vigne”. Infine l’ultimo intervento, a cura del dottor Enrico Scavo, riguardante la musicologia, ha approfondito l’importanza e l’influenza che la musica ha avuto nelle opere di Bassani, intitolato: “Leggere la musica in Giorgio Bassani”. In particolare si è soffermato spiegando cosa si intenda per “pavana”, cioè una danza di corte in metro binario e di andamento moderato, che sostituì nel primo quarto del XVI secolo la bassadanza, e che ebbe il suo periodo di splendore durante tutto il Cinquecento, termine con cui Bassani aveva intitolato la sua raccolta di poesie giovanili. La giornata si è conclusa con un’ esecuzione al pianoforte del brano: “Pavane pour une infante défunte”, di Maurice Ravel, da parte della studentessa Angelica Bellettati, della classe 4ªM, la quale, attraverso la musica, ha catturato la profondità e il messaggio che ha voluto trasmettere il poeta nelle sue opere. La giornata del 5 marzo è stata dedicata a una visita al cimitero ebraico, poi si aspetterà con ansia la XXIV edizione di questa grande “festa” per il liceo Ludovico Ariosto, soprattutto per scoprire cosa gli alunni avranno in serbo, il prossimo anno, per ricordare Giorgio Bassani.l
Liceo Ariosto
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