L’amore senza tempo tra Catullo e Lesbia Gioia e dolore nei carmi che affascinano
La rappresentazione
Gli studenti della 3A hanno scelto di ripercorrere le fasi dell’amore tra Catullo e Lesbia tramite la messa in scena in chiave ironica dei carmi più celebri del poeta latino.
La rappresentazione comincia con la citazione dei celeberrimi versi “Odi et amo”, emblema dell’amore tormentato. Un amore che è nato a partire dall’istante in cui Catullo vede Lesbia per la prima volta e, colpito dal suo fascino, se ne innamora perdutamente. Questo incontro marca l’inizio di una passione violenta e travagliata che ha ispirato gran parte delle poesie del poeta e che è stata fonte di gioia e di dolore allo stesso tempo. Successivamente, sulla scena appare Lesbia accompagnata da un’amica, alla quale confida la recente relazione con Catullo: ammette di aver tradito il marito e di voler vivere questo nuovo amore con tutta se stessa. A distanza di quattro anni la coppia formata dal poeta e Lesbia sembra essere ancora solida, tuttavia un giorno Catullo scopre il tradimento della sua amata ed entra in una fase successiva, in cui distingue l’amore passionale a cui non può sottrarsi dall’affetto basato sulla fiducia reciproca e sul patto d’amore, ormai venuto meno. Infine il poeta decide di imbarcarsi verso la Bitinia per visitare la tomba del fratello, fuggendo così dalle pene d’amore. Sul monumento funebre pronuncia alcuni versi in cui racconta quanto sia consumato dall’amore per Lesbia e con orgoglio dichiara di essere riuscito a separarsi da lei.
I ragazzi di 3A hanno scelto Catullo, colpiti dalla novità dei carmi del poeta latino, noto per essere stato il primo ad affrontare il tema amoroso in tutte le sue sfumature, come l’ammirazione, la lode, la contemplazione estatica, la gioia, ma anche la delusione, la rabbia e addirittura l’odio: ecco perché la poesia di Catullo suscita un così grande interesse anche tra gli studenti di oggi che simpatizzano ancora con i suoi versi. Questa rappresentazione è apparsa divertente e coinvolgente per il pubblico, che si è lasciato trasportare dalla leggerezza della performance. l
Nora Berveglieri
Sofia Mazzoli
classe 4A liceo Ariosto
© RIPRODUZIONE RISERVATA