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calcio serie C

Novembre fatale per la Spal scivolata nel ventre molle

Paolo Negri

Nell'ultimo mese conquistati appena quattro punti in 5 gare: squadra dal 2° al 9° posto

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Ribadiamo: il punto, nell’inquadrare la realtà di casa-Spal, non sta tanto nella classifica quanto nei contenuti. Sono questi ultimi a determinare la graduatoria.
Ma se novembre, come rimarcato dal presidente Mattioli dopo la vittoria di Grosseto e prima del filotto L’Aquila-Pro Piacenza-Ancona-Forlì-Pisa (le cinque partite novembrine, appunto), doveva dare la misura delle ambizioni spalline, del vero valore del gruppo e dei reali obiettivi, allora non si può che concludere che i biancazzurri sono da centro-classifica. E’ la caratura che anche il patron Francesco Colombarini attribuisce alla squadra.
La Spal è stata rapidamente risucchiata nel ventre molle della graduatoria. In un mese è passata dal 2º posto (a -2 dalla vetta e +7 sui play out) alla 9ª piazza (occupata in condominio con Ancona, Tuttocuoio e Grosseto), a -9 dall’Ascoli capolista, a -5 dal 3ºposto che assicura i play off, ed a +5 sui play out. In 5 partite i biancazzurri hanno ottenuto 4 punti: solamente Prato, Pro Piacenza e San Marino (non esattamente tre corazzate) hanno fatto peggio. Non c’è da andarne fieri.
La classifica resta abbastanza corta, e bastano due o tre risultati in un senso o nell’altro per risalire come per scendere. Adesso, per chiudere il girone d’andata, la Spal è attesa da Tuttocuoio sabato in trasferta, poi dalla Carrarese a Ferrara e dalla gara di Pistoia, prima del confronto interno con la Reggiana a gennaio, dopo la sosta natalizia. Inutile fare tabelle, del tutto inattendibili. Se vuole restare in lotta per qualcosa, la Spal dovrà conquistare punti. Se vuole assestarsi nella parte sinistra della classifica e promuovere la crescita dei giovani e gettare le basi per il futuro, dovrà comunque chiudere bene la fase ascendente del campionato. In entrambi i casi servirà una squadra più propositiva.
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