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Un altro furto di rame nel camposanto

Un altro furto di rame nel camposanto

Ladri in azione a Comacchio, tolte le lastre di metallo da 5 cappelle. Guidi: si aggiunge dolore a chi ha perso i propri cari

07 marzo 2014
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COMACCHIO. Ancora furti di rame al cimitero di Comacchio. Gli sciacalli dopo analoghi episodi risalenti a un anno fa, si sono introdotti di notte nel cimitero di Valle Isola per sottrarre le coperture in rame ai tetti di alcune cappelle di famiglia, portandosi via anche le grondaie. Secondo una prima stima dei danni, sarebbero state rubate lastre di rame che ricoprivano una superficie di circa 12 metri quadrati - per complessivi 2 quintali di rame - da 5 cappelledel cimitero. «È la seconda volta in un anno che faccio la denuncia ai carabinieri – si sfoga Luigi Guidi, idraulico comacchiese - e anzi ringrazio il capitano Nozza che ha mandato subito due pattuglie, ma questa è una cosa orrenda, dopo la disgrazia che abbiamo subito per la scomparsa di una figlia di 18 anni in un incidente stradale. Questi sciagurati devono vergognarsi e non diamo sempre la colpa ai rumeni. Questa è gente del posto. Non me lo leva nessuno dal cervello». La denuncia per il furto del tetto della cappella e delle grondaie in rame è scattata mercoledì e subito sono intervenuti sul posto i carabinieri di Comacchio per i rilievi del caso, ma è difficile risalire a quando i ladri si siano introdotti nel cimitero, perché le piogge abbondanti di martedì hanno scoraggiato molti a recarsi in visita ai cari estinti. La cappella di famiglia dove riposa Miriam Guidi, deceduta in un incidente nel 1998 a soli 18 anni è ora purtroppo a cielo aperto e anche per questo il padre non si da pace. «Non posso andare avanti così - va avanti Guidi - perché l’anno scorso ho speso 2480 euro dopo il primo furto, ma ora metterò un pre verniciato in lamiera. Mia figlia mi perdonerà. Con la crisi che c’è si lavora così poco. Con me lavora anche mio figlio Mosè Elia di 28 anni, che ieri è stato al cimitero accanto a sua sorella tutto il giorno, mentre mia moglie piange continuamente. È uno scempio». I ladri avrebbero scavalcato il muro di cinta del cimitero prospiciente la campagna.

Ora, visto che il fenomeno dei furti non accenna a fermarsi - nei giorni scorsi è stato preso di mira anche il cimitero di Ostellato - la proposta di installare telecamere è più che mai sentita. «Ci rendiamo conto che è impossibile predisporre una vigilanza notturna, ma la ditta che ha la gestione del cimitero - conclude Guidi - deve tener conto che non si può rischiare continuamente di subire furti che gettano nella disperazionchi piange la morte dei propri cari».

Katia Romagnoli