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«I bambini non devono subire la mala gestione della sanità»

COMACCHIO. Consulta popolare San Camillo e Comitato salvaguardia ospedale del Delta, tornano a storcere il naso sulla questione sanitaria. Il depotenziamento attuato, secondo loro, sulle strutture...

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COMACCHIO. Consulta popolare San Camillo e Comitato salvaguardia ospedale del Delta, tornano a storcere il naso sulla questione sanitaria. Il depotenziamento attuato, secondo loro, sulle strutture sanitarie locali a favore del potenziamento del polo ospedaliero di Cona non smette di far discutere. Infatti pare che attualmente non sia possibile effettuare la prenotazione per sottoporsi all’Elettroencefalogramma pediatrico (Eeg) né all’ospedale di Cona e nemmeno all’ospedale del Delta. «Dalle informazioni in nostro possesso abbiamo riscontrato una situazione che si può tranquillamente definire kafkiana, dal momento che siamo ai limiti dell’assurdo». Infatti, spiegano nel comunicato «ci risulta che all’ospedale del Delta sia presente e funzionante la macchina per eseguire l’Eeg Pediatrico, ma non vi sia più nessun medico preposto alla refertazione; mentre a Cona vi sono due medici in organico preposti alla refertazione, ma la macchina per Eeg Pediatrico non risulterebbe funzionante, tutto ciò è assurdo! In questo momento tutti i bambini che debbono eseguire tale indagine diagnostica - prosegue il comunicato - debbono recarsi a Ravenna, a Bologna oppure a Rovigo: così facendo l’utenza subisce un danno sia economico sia emotivo, per non parlare dei vari aggravi come l’aumento dei tempi di eventuali permessi lavorativi per portare i propri figli ad effettuare un’indagine diagnostica non di poco conto. Ci auguriamo che questa ridicola, ma allo steso tempo grave, situazione venga al più presto ripristinata al meglio negli ospedali di Cona e del Delta».

Inoltre, ricordano Consulta e Comitato, questo problema incrementa la cosiddetta mobilità passiva, che pur essendo di minor impatto per il singolo utente, è tuttavia di grande importanza per la collettività. «Infine sottolineiamo che, come al solito, manca l’informazione da parte delle due aziende sanitarie, immerse costantemente in una coltre fumosa, e teniamo a precisare che siamo decisamente stanchi di vedere che una fascia debole, come quella dei bambini, sia sempre più colpita da un sistema sanitario messo in ginocchio dal famigerato piano strategico di riorganizzazione della sanità ferrarese».