La Nuova Ferrara

Ferrara

domani a mirabello la seduta congiunta dei consigli dei sei comuni

«L’Unione garantirà servizi migliori»

Pavani: sarà possibile accedere ai contributi e alle esenzioni sul Patto di Stabilità

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MIRABELLO. È convocata per domani alle 19, nella tensostruttura di piazza Primo Maggio a Mirabello, la seduta congiunta dei consigli dei sei Comuni dell'associazione dell'Alto Ferrarese. Lo scopo è approvare l'atto costitutivo e lo statuto per dar vita all'Unione tra i comuni di Cento, Bondeno, Poggio Renatico, Vigarano Mainarda, Sant’Agostino e Mirabello. La legge regionale 21 impone che i Comuni, in un determinato ambito territoriale, devono gestire insieme polizia municipale, Servizi sanitari, Protezione civile, Pianificazione del territorio e i servizi informatici. Per fare questo si doveva scegliere se costituirsi in convenzione o puntare la formula dell'Unione. «I comuni dell'alto ferrarese - spiega Paolo Pavani, presidente di turno dell'associazione dell'Alto Ferrarese - hanno scelto la formula dell'Unione tra i nostri comuni. Grazie a una forte volontà politica di tutti i sei comuni abbiamo scelto di costituirci in Unione perché questa formula è incentivata dalla Regione e ci permette di accedere a contributi ed esenzioni sul Patto di Stabilità. Quindi probabili future maggiori disponibilità finanziarie. Senza contare il migliormento dei servizi dove, per esempio, la gestione comune della polizia municipale permette di aumentare le ore di vigilanza sul territorio. Costituirci in Unione lascia libertà scelta a chi, in futuro, pensa ad arrivare a fusioni tra Comuni». Dopo aver approvato di costituirsi sotto forma di Unione la delibera verrà pubblicata per 30 giorni. Al termine di questa scadenza entro 10 giorni bisognerà recarsi dal notaio per formalizzare l'atto e la costituzione della giunta e del consiglio comunale dell’Unione dell'Alto Ferrarese. La giunta verrà nominata subito mentre il consiglio verrà nominato dopo la tornata delle elezioni che, prossimamente, interesseranno ben 4 comuni dell'Alto Ferrarese. «Siamo soddisfatti - continua il sindaco Pavani, - di essere arrivati al punto di partenza. Dovremo concentrarci sulle convenzioni per gestire insieme i vari servizi che avverrà con un confronto ed una partecipazione dei dirigenti e del personale di tutti i comuni. Sarà un lavoro duro perché ora nessun servizio vede tutti i sei comuni coinvolti nella gestione. Comunque ci riusciremo e rispettando la scadenza prevista che è quella dell'1 gennaio prossimo». Creando l'Unione tra i Comuni c'è il rischio dell'aumento della spesa di gestione? «Assolutamente no - precisa perentorio Pavani - perché bisogna rispettare la norma dell'invarianza di spesa. Vale a dire che le spese attuali dei sei comuni devono essere uguali a quelle dell’Unione. Per i sindaci, che oltre a lavorare nei comuni saranno impegnati anche nell'Unione, non avranno un centesimo in più. Non ci sarà neppure la figura del direttore generale. Questa figura sarà svolta dal funzionario di quel comune rappresentato dal sindaco che in quel momento sarà, nel rispetto di una turnazione, alla guida dell'Unione dei comuni dell'alto ferrarese». Con la realizzazione dell'Unione i comuni avranno una perdita di sovranità ma, nel contempo, avranno maggior peso con la Regione visto che sparisce l'ente intermedio che era rappresentato dalle Province.

Giuliano Barbieri