La Nuova Ferrara

Ferrara

«Sono terremotato ma l’appartamento mi è stato pignorato»

«Sono terremotato ma l’appartamento mi è stato pignorato»

CENTO. Mentre sta per concretizzarsi il sogno di poter rientrare a casa, sistemata dopo il sisma, per Elio Vito Spadafora arriva un'altra delusione. L'amministratrice del condominio avvia la...

2 MINUTI DI LETTURA





CENTO. Mentre sta per concretizzarsi il sogno di poter rientrare a casa, sistemata dopo il sisma, per Elio Vito Spadafora arriva un'altra delusione. L'amministratrice del condominio avvia la procedura di pignoramento dell'appartamento di proprietà dell'uomo per un debito relativo alle spese condominiali di circa 2mila 900 euro. «Impossibile – evidenzia Spadafora - spiegare l'amarezza e il disappunto per una simile notizia. Una doccia gelida, proprio nel momento in cui si sta avverando il sogno di poter rientrare nella mia casa, dopo aver abitato per oltre un anno nei Map, i moduli abitativi temporanei». Una decisione, certamente legittima dal punto di vista normativo e burocratico, ma non spiegabile per l'uomo che oggi risiede nei Map di Cento, dal punto di vista morale ed economico: «Nonostante le effettive difficoltà nel coprire costantemente le spese di condominio, e nonostante l'appartamento fosse inagibile (e quindi inutilizzato) a causa degli eventi sismici dal maggio 2012, l'amministratrice nel dicembre 2013 ha deciso di avviare comunque la procedura di pignoramento del mio appartamento. E questo a dispetto del fatto che sa perfettamente che sono un padre single che si è trovato moroso nei confronti del condominio a causa degli arretrati non saldati dalla ex moglie e dei problemi economici causati dal lavoro precario».

L'iter continua tutt'oggi in tribunale a Ferrara, anche se nel frattempo Spadafora dice di aver versato «circa 900 euro. Attraverso il mio avvocato ho dichiarato di essere pienamente intenzionato a proseguire nei versamenti fino all’estinzione del debito residuo che (con l'aggiunta delle spese legali a mio carico di 1.200euro) è diventato di 3mila 200euro. Ma come è possibile un comportamento simile? Eppure nemmeno la CariGe, la banca che gestisce il mutuo (e l'ipoteca) della mia abitazione, non ha mai nemmeno ipotizzato il pignoramento. Anzi mi ha aiutato con la sospensione provvisoria del mutuo fino a fine 2014. Un'ipotesi inverosimile anche per i servizi sociali del Comune che mi hanno sempre sostenuto e aiutato nell'affrontare le difficoltà».

Spadafora - ricordando che non è «l'unico condomino ad avere debiti, anche a causa delle vicende legate al terremoto: non sarebbe stato più utile e meno dispendioso, avviare al limite un pignoramento mobiliare? . - rimane così in attesa della convocazione per l'udienza in tribunale: «In tale occasione, andrò a ribadire la mia disponibilità, in funzione delle mie disponibilità economiche e nonostante non abbia usufruito dell'appartamento per quasi due anni, a continuare a pagare in forma rateizzata fino a saldo».

Beatrice Barberini

©RIPRODUZIONE RISERVATA