«Addio alle scuole elementari»
Alberone, la presidente del comitato civico: così perdiamo per sempre un pezzo di storia
ALBERONE. «Le scuole elementari di Alberone chiudono definitivamente i battenti». Come dire: dal prossimo anno scolastico, 2014-2015, le elementari del paese non esisteranno più.
Ad annunciarlo, con immenso rammarico, è la presidente del Comitato Scuola di Alberone, Silvia Costa, che spiega: «La comunicazione ufficiale - ha detto la Costa - ci è stata data dal dirigente scolastico del Ic 4, Valentini, lunedì sera in un incontro con i genitori del paese. E tra i presenti è calato un senso profondo di tristezza. D'ora in poi quindi non sarà più possibile, per chi iscrive i bambini alla primaria, scegliere il plesso di Alberone, perché non esisterà più».
Se da un punto di vista logistico, la dislocazione nel prossimo anno scolastico non cambierà (le classi 4ª e 5ª della primaria rimangono trasferite a Buonacompra, mentre la 3ª - attuale 2ª - verrà accorpata con la 3ª di Reno Centese, che si trova oggi a Casumaro), la delusione più forte per gli alberonesi rimane quella di veder tramontata la speranza di riavere, un giorno, le elementari in paese.
La Costa ripercorre così con nostalgia i tempi in cui le elementari rappresentavano il punto nevralgico del paese tra «lotte, divertimento, risate, incontri, strategie, giochi e l'allegria nel sentire le voci dei bambini quando uscivano in giardino a giocare. Ma oggi tutto questo se ne va. Amministrazioni locali e direzione didattica ci provavano da tanti anni, ma grazie alla caparbietà dei genitori del paese ogni tentativo era sempre stato vano, almeno fino a quando una scuola con muri e giardino c’è stata. Qualcuno però già aveva in mente questo progetto e oggi ce l'ha fatta».
Ma con la mancanza di una nuova scuola in paese, le lotte nel tentativo di tener aperto il plesso sono diventate inutili: «La scuola - dice ancora la Costa - chiude e con lei se ne va un pezzo di storia del paese, ricco di avvenimenti importanti che facevano di quella scuola un'isola felice dell’istruzione».
Tra docenti indimenticabili, recite di fine anno e momenti di gioia nell'andare in una scuola con piccole classi, il presidente del Comitato Scuola ricorda anche i tanti sacrifici fatti per mantenere viva la scuola: «Abbiamo fondato un Comitato Genitori, per portare avanti battaglie e tentare di collaborare con le istituzioni. Ma ci hanno sempre ignorato, anzi ostacolato, se non per le donazioni. Consapevoli del minor costo di gestione e della maggiore efficienza del servizio, abbiamo accettato che la scuola non venisse costruita ad Alberone ma nella vicina Reno Centese. Chiedevamo solo che venisse costruita in tempi brevi per ovviare a tutti i disagi che la sua mancanza sta portando. Quando la scuola elementare di Alberone è stata abbattuta, abbiamo provato ad insistere affinché i lavori del nuovo plesso venissero accelerati». Tutti tentativi andati a vuoti, secondo la Costa: «Per la nostra scuola - prosegue - , sebbene colpita dal terremoto, non è stata chiesta nessuna deroga. Eppure bastava poco: con 36 bambini frequentanti e 9 nuove iscrizioni. Invece tutto è stato fatto per rimandare, ritardare, disgustare. Oggi ci è stata tolta la scuola, e con essa, affonda tutta la realtà alberonese. Senza scuole e servizi, il paese è destinato a diventare un dormitorio». Rimane la speranza di veder costruita in paese almeno la materna: «I lavori, hanno detto, partiranno ad aprile – chiude la Costa -. Ma di quale anno?». (be.ba.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA