Europee M5S, ferraresi rimandati
La prima candidata è una bolognese, ci provano molti sconosciuti
La prima candidata sicura per le Europee sul fronte M5S è una giovane bolognese, Silvia Piccinini. L’ha spuntata sull’esercito degli auto-candidati emiliani, oltre trecento, con 193 voti di preferenza, e sarà tra i 18 in lista assieme a Marco Zullo (Friuli) che ha raccolto 168 voti, Cristiano Zanella (Trentino Alto Adige) con 134 e David Borrelli (Veneto) che ha raccolto 501 voti. Tutti gli altri tornano in ballo per il secondo turno, nel quale si sceglieranno appunto i rimanenti candidati per complare la lista. Gli attivisti ferraresi che hanno aperto l’altro giorno il portale per il voto, si sono trovati di fronte ad una pletora di candidati ferraresi, quasi del tutto sconosciuti. Non pochi, tra loro la grillina storica Silvia Mantovani, hanno postato in rete la loro perplessità per un metodo di selezione che ha consentito a chiunque, anche poco o per nulla conosciuto sul territorio, di avanzare la propria candidatura. Il presupposto indispensabile era la sola iscrizione al blog di Grillo. Tra i ferraresi più conosciuti in lista, c’erano Alessandro Gulinati (e c’è chi ha fatto presente che si tratta di un consigliere circoscrizionale in carica, quindi non candidabile per i parametri grillini), il codigorese Matteo Mingozzi e Vincenzo Musella, che sono iscritti al meetup Ferrara in Movimento. Dei Grilli Estensi, il gruppo storico che ha ottenuto la certificazione a 5 Stelle e presenta il candidato sindaco Ilaria Morghen, c’era il solo Riccardo Rivaroli, che non fa parte della ristretta cerchia degli attivisti più presenti in questi ultimi mesi.
Sabato 5 prima uscita pubblica di Morghen, al centro Il Melo assieme Vito Crimi, senatore M5S della commissione affari costituzionali, già capogruppo a Palazzo Madama, e Matteo Dall'Osso deputato della commissione affari sociali. L’appuntamento è alle 21. Continua intanto sabato la raccolta firme sulla lista di 23 nomi per le comunali.