La Nuova Ferrara

Ferrara

in aula dopo le richieste di archiviazione

Neonato morì di meningite Infermiera sotto processo

CENTO. Dopo le ripetute richieste di archiviazione, la procura, su ordine del gip e per l’imputazione coatta, ha portato a processo una infermiera dell’ospedale di Cento. Il fatto riguarda la morte...

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CENTO. Dopo le ripetute richieste di archiviazione, la procura, su ordine del gip e per l’imputazione coatta, ha portato a processo una infermiera dell’ospedale di Cento. Il fatto riguarda la morte di un neonato per meningite, avvenuto nell’ottobre 2010. Ieri mattina al processo sono state fissate le date per ascoltare i testi: il 16 aprile i consulenti tecnici, il 20 maggio la discussione, poi la sentenza del giudice Attinà. Il bimbo nacque il 5 ottobre 2010 a Cento e i genitori, una coppia del Bangladesh dopo la dimissione, lo riportarono al pronto soccorso.

Qui l’infermiera, oggi sotto processo, Silvia Gilli, al triage, invece di far visitare il piccolo ad un medico del Pronto soccorso inviò i genitori in Ostetricia, da dove era stato dimesso pochi giorni prima. Qui i medici li indirizzarono subito ad un ospedale con pediatria (Cento non c’è), Ferrara o Bentivoglio: non c’era però ambulanza, e furono loro stessi con un amico a portare a Bentivoglio il piccolo.

Venne preso in carico dalla pediatria e poi trasferito al Maggiore di Bologna perchè era in atto un’infenzione, la meningite che lo ha poi ucciso l’11 ottobre, sei giorni dopo la nascita. Secondo l’imputazione coatta decisa all’udienza, l’infermiera avrebbe dovuto indirizzare subito il bimbo al medico del pronto soccorso: la difesa replica che l’aver indirizzato i genitori all’Ostetricia ha fatto guadagnar tempo. L’inchiesta aveva visto, lo ricordiamo, ripetute richieste di archiviazione. Oggi i genitori sono usciti dal processo (dopo una transazione) ma parte civile sono i nonni con gli avvocati Govi e Veronesi di Bologna.