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Ponte della morte, sotto inchiesta il comune di Mesola

Ponte della morte, sotto inchiesta il comune di Mesola

Nuovi tre indagati per la tragedia di Massenzatica: sindaco Marchesini, vice Zucconelli e tecnico Zanardi I legali: «I documenti attestano l’assoluta estraneità dell’amministrazione, la proprietà è solo della Provincia»

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Altri tre indagati per il ponte della morte e per la tragedia Massenzatica: sono il sindaco del comune di Mesola, Lorenzo Marchesini, il suo vicesindaco Dario Zucconelli e il dirigente tecnico Fabio Zanardi. Ai tre la procura ha notificato tramite i carabinieri un «invito a nominare un legale e eleggere domicilio», atto che li pone nella veste di indagati nell’inchiesta aperta dalla procura per far luce sulle cause della tragedia in cui sono morti 4 ragazzi.

I nuovi atti giudiziari arrivano dopo gli avvisi di garanzia notificati la settimana scorsa ai dirigenti della Provincia che è proprietaria della strada e del ponte. «Abbiamo incontrato gli amministratori che assistiamo - spiega uno dei legali Carmelo Marcello - possiamo dire che siamo potenzialmente indagati, ma non si tratta di formali avvisi di garanzia come quelli già inviati per atti tecnici (l’autopsia, ndr), per cui non sappiamo cosa ci venga contestato formalmente, anche se è desumibile. Gli amministratori e tecnico - sottolinea l’avvocato Marcello che assiste assieme al collega Eugenio Gallerani i tre nuovi indagati - ci hanno fornito documenti che dimostrano assolutamente la totale estraneità del comune di Mesola, poichè la proprietà di strada e ponte è della Provincia. Valuteremo nei prossimi giorni l’evoluzione dell’indagine».

Gli atti a carico dei tre nuovi indagati indicano che la procura presto dovrà ordinare perizie tecniche su ponte e strada - già annunciate - e vuole allargare il più possibile il ventaglio delle responsabilità tecniche per valutare appieno le cause della tragedia.