Accusati di abusi su bimba disabile
La madre è già uscita dal processo dopo aver patteggiato la pena: in aula sono rimasti gli amici della donna che avrebbero, secondo l’accusa abusato di una ragazzina disabile che avrebbe subìto...
La madre è già uscita dal processo dopo aver patteggiato la pena: in aula sono rimasti gli amici della donna che avrebbero, secondo l’accusa abusato di una ragazzina disabile che avrebbe subìto attenzioni sessuali dai due uomini quando era ancora una bimba.
Il processo ieri mattina è stato aggiornato dal tribunale al 9 luglio prossimo quando verranno ascoltati i primi testimoni dell’accusa per far luce sulla vicenda di molestie sessuali maturate nella casa materna. La ragazzina oggi vive una struttura protetta, dove si trova dal 2011, quando venne portata alla luce la vicenda che la vedeva vittima degli abusi sessuali, denunciati dal padre ai carabinieri che misero sotto inchiesta per violenza sessuale aggravata i due uomini, ma anche la stessa madre, per non aver impedito le violenze, già uscita dal processo. La vicenda al centro del caso, sottolineava l'avvocato Elisabetta Stabile, che difende uno dei due imputati (l’altro è seguito dall’avvocato Giuseppe Incandela, era maturata in un ambiente fortemente disagiato e questa situazione potrebbe aver condizionato - questa la tesi difensiva - il racconto della bimba sugli abusi subiti. Entrambi gli imputati hanno sempre negato responsabilità nelle presunte violenze ed per questo è stato scelto dai legali il dibattimento pubblico. Ieri mattina dopo le eccezioni preliminari, il rinvio del processo all’estate quando sul banco degli imputati saliranno un uomo di 45 anni, amico di famiglia, e un vicino di casa di una sessantina di anni. L'amico è stato il primo ad essere accusato. L'uomo, che vive solo, con il tempo si era avvicinato alla madre separata con due bambini piccoli, contribuendo anche saltuariamente alle spese di casa. Nelle sue prime dichiarazioni, fatte a scuola, la ragazzina aveva puntato il dito su di lui, poi accuse anche il vicino. Una perizia aveva ritenuto la bimba attendibile e credibile. Ora il processo per valutare le presunte violenze.