Bonifiche Ferraresi, offerta in vista
Jolanda di Savoia, una cordata di imprenditori studia una proposta che andrebbe incontro alle richieste di Bankitalia
JOLANDA DI SAVOIA. All’orizzonte sembra esserci una nuova offerta per la Società Bonifiche Terreni Ferraresi Bonifiche Ferraresi storica società quotata in Borsa a piazza Affari e controllata dal 1942 da Bankitalia (62,37% del capitale) con terreni concentrati principalmente a Jolanda di Savoia e sede legale a Roma in Salita San Nicola da Tolentino. La cordata di imprenditori italiani capeggiata dall’ex presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni. secondo quanto riportato da il Sole24Ore nell’inserto Finanza&Mercati - starebbe studiando una nuova proposta in grado di andare incontro alle richieste avanzate dalla Banca d’Italia. Nella prima versione, che venne bocciata, la cordata metteva sul piatto 104 milioni di euro e puntavano a rilevare la maggioranza del gruppo e procedere ad un’Opa sul resto del capitale. Bankitalia bocciò l’offerta, l’unica pervenuta alla scadenza del termine fissato per il 21 febbraio. In questa seconda cordata figurerebbero nomi importanti della finanza made in Italy ovvero la Fondazione Cariplo (capofila dell’investimento),la famiglia Gavio, l’ingegner Carlo De Benedetti (a titolo personale senza il coinvolgimento di Cir) ed altri imprenditori che potrebbero aggregarsi successivamente. Advisor dell’operazione sarebbe la banca d’affari Nomura che starebbe dialogando con Banca Leonardo, consulente finanziario di Bankitalia. Vecchioni è il numero uno del gruppo Terrae attivo nel settore delle biomasse che ha come soci Enel Green Power, Generali e lo stesso Gavio. La prima proposta venne bocciata non tanto per l’offerta economica ma in quanto parte della proposta prevedeva il pagamento in bond decennali al 4% e il mantenimento di via Nazionale nell’azionariato con una quota di minoranza del 10%. Condizioni inaccettabili per Bankitalia. Il piano industriale sarebbe stato approntato dallo stesso Vecchioni. La Sbtf rappresenterebbe un’opportunità di sviluppo in un settore, quello agricolo, che viene dato in crescita nei prossimi anni. Due le aziende agricole, una situata in provincia di Arezzo e l’altra a Jolanda di Savoia per un totale di 5.400 ettari complessivi, tra le più grandi d’Italia dopo la Maccarese. Produce e commercializza grano, mais, riso e soia oltre che mele, pesche e pere. L’obiettivo sarebbe quello di creare una delle maggiori realtà italiane del settore. In una nota d’agenzia lanciata da Radiocor ieri sera alle 19,37 la banca d’Italia comunica «di non aver ricevuto nessuna nuova offerta di acquisto per lapartecipazione di controllo di Bonifiche Ferraresi. Via Nazionale conferma il proprio obiettivo di cedere lapartecipazione purchè le offerte soddisfino,sotto il profilo economico, finanziario e contrattuale, i requisiti richiamati in precedenza». La società presieduta da Vincenzo Pontolillo, direttore generale Eugenio Bolognesi.