Mezzogori: ci doveva avvisare Michetti: sindaco, ci ripensi
COMACCHIO. «Abbiamo saputo questa mattina (ieri per chi legge, ndr), per caso e all’improvviso che il sindaco Marco Fabbri ha deciso di non partecipare alla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di...
COMACCHIO. «Abbiamo saputo questa mattina (ieri per chi legge, ndr), per caso e all’improvviso che il sindaco Marco Fabbri ha deciso di non partecipare alla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di domani (oggi, ndr). Decisione legittima ma perché non ci ha avvisato? È stata veramente una mossa scorretto». Mentre il primo cittadino pentastellato sceglie di non partecipare alla conferenza di oggi Manrico Mezzogori, presidente della Consulta popolare San Camillo, ha manifestato il suo dissenso. E non è il solo. «Il sindaco non vuole partecipare perché i molti documenti a lui inviati, circa 250 pagine, sono state inviate con troppi pochi giorni di anticipo sulla Ctss, fatto che fa si che il Sindaco non ne possa prendere ben visione. Capisco benissimo il problema - scrive Davide Michetti, consigliere comunale dell’Onda - ma non approvo assolutamente la soluzione intrapresa dal sindaco». «Avrebbe potuto avvertirci, ci saremmo potuti presentare in maniera organizzata come consulta, si sarebbe potuto confrontare e invece nulla di tutto questo è stato fatto. Ma - affonda Mezzogori - i cittadini bisogna renderli partecipi, soprattutto se sul piatto ci sono situazioni così importanti come la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria: un tema che riguarda tutta la comunità». Anche Michetti lascia da parte le mezze parole e prosegue con un appello: «Voglio ricordare al sindaco che probabilmente questa sarà l’ultima Ctss presieduta dalla presidente della provincia e quindi prima che la prossima Ctss possa essere fatta si dovrà aspettare parecchio tempo, quale risposta nel frattempo il Sindaco vuole dare alle persone che attualmente pernottano per protesta nel San Camillo da oltre 150 giorni? Le chiedo a nome del gruppo che rappresento di partecipare comunque alla Ctss e se veramente vuole protestare lo faccia nella giusta sede e nel giusto modo portando il nostro disappunto in conferenza e chiedendo fortemente un rinvio di questa riunione». (s.g.)