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Ferrara

La proprietà del ponte è un rebus

di Samuele Govoni
La proprietà del ponte è un rebus

Tragedia di Massenzatica, anche il verbale di consegna firmato da Provincia e Comune di Mesola non farebbe luce

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MASSENZATICA. “Declassifica di un tratto di ml 890,00 della strada Provinciale n.11 Ariano Mesola del vecchio tracciato della strada dal km 4+590 al km 5+480 civ. n.1 incrocio tra via Massenzio e via Indipendenza”. Recita così l’oggetto del Verbale di Consegna della Provincia di Ferrara firmato il 23 marzo 2009 congiuntamente da Provincia e Comune di Mesola. Il tratto di strada interessato va precisamente “da Ponte Trapella al civico n. 1 dell’abitato di Monticelli”, lo stesso ponte sul quale, uscendo di strada, persero la vita quattro ragazzi nella “strage di Massenzatica” avvenuta lo scorso 18 marzo. L’inchiesta che è stata aperta sulla tragedia si infittisce sempre di più e la domanda alla quale si sta cercando risposta è: «Chi era il proprietario di Ponte Trapella?». Qui la linea di confine tra torto e ragione è sottilissima ed è su questo confine labile che le figure competenti stanno lavorando.

Tutto ruota attorno, da quanto si è appreso dai legali di entrambe le parti, Provincia e Comune di Mesola, alla delibera del Comune di Mesola 36/2008 con cui, recita l’atto, «il Comune di Mesola si impegna alla presa in carico del tratto di strada (da Ponte Trapella al centro di Massenzatica con esclusione del Ponte Trapella stesso)». Ora, la parentesi che comparirebbe nell’atto comunale e da noi riportata qui sopra in corsivo, non comparirebbe nella delibera provinciale che però richiama quella mesolana. Un errore di trascrizione? Un pasticcio burocratico? È su questo che sta lavorando la procura di Ferrara. Certo è, e questo è un fatto, che nel Verbale di Consegna del 2009 non si fa menzione dell’esclusione del famigerato ponte Trapella dalla presa in carico del tratto di strada che da Provinciale è stato declassificato a Comunale. Ma, e anche su questo si sta cercando di fare luce, nel documento in questione non viene nemmeno specificato se con l’indicazione “da Ponte Trapella” si intenda l’inizio o la fine della struttura. Le parti coinvolte e i loro legali mantengono il massimo riserbo sulla vicenda e scelgono, per ora, di non rilasciare dichiarazioni.

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