Marketing all’ex S. Anna
L’assessore Fusari: serve una società specializzata per valorizzare il quartiere
Un intero pezzo di città da ridisegnare, ricostruire e vendere. È la fascia centrale dell’ex ospedale S. Anna: strade, parcheggi, palazzine e aree verdi comprese fra il limite nord dell’ex anello storico e il settore che sarà occupato dalle strutture di Unife e Medicina, nella parte più vicina a Fossato di Mortara, come previsto dalla proposta formulata dalla commissione Lugli. Valore di mercato, stimato alcuni anni fa: una trentina di milioni (oggi da rivedere). È stato il sindaco Tiziano Tagliani, la scorsa settimana, a sostenere che quella operazione di riqualificazione urbanistica, che dovrebbe culminare in una cessione ai privati di immobili e spazi da reinventare in un’area attualmente di proprietà delle aziende sanitarie, difficilmente porterà ad un risultato se non sarà agevolata da una società di intermediazione immobiliare.
«Noi siamo pronti, il piano c’è - spiega l’assessore comunale all’Urbanistica Roberta Fusari - manca l’ultimo passo per il quale stiamo aspettando le indicazioni di Asl e S. Anna sulle possibilità di riutilizzare e come alcune strutture di quel comparto. Tutti siamo consapevoli che, soprattutto in una situazione di forte crisi del mercato immobiliare, occorre fare un passo avanti e ragionare in un’ottica che rappresenta una svolta rispetto al passato. Oggi non è più sufficiente elaborare un piano particolareggiato e presentarlo al pubblico per stimolare la risposta degli investitori. Il piano lo presenti ma forse non si fa avanti nessuno».
Il marketing territoriale diventa quindi «una risorsa, di fatto indispensabile - prosegue Fusari - L’anno scorso, ad esempio, abbiamo presentato il progetto di riqualificazione dell’ex S. Anna alla Fiera ‘Eire’ di Milano e ha suscitato notevole interesse. È la strada giusta, bisogna affacciarsi sul mercato ma anche saper valorizzare il bene, collocarlo all’interno di un sistema, in questo caso un quartiere o una città e i suoi servizi. Servono figure professionali specializzate e proprio per questo motivo, credo, il sindaco si è rivolto alla Regione proponendo quel modello». Una impostazione, il ricorso al marketing territoriale, che «anche il Comune ha deciso di fare propria - conclude Roberta Fusari - stiamo cercando infatti di dare una nuova fisionomia, col lavoro dei nostri uffici, ad alcuni settori urbani come l’ex Mof, per i quali sarà decisivo fornire agli investitori un’immagine di città coordinata». (gi.ca.)