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Morì per la legionella, due dirigenti a processo

Morì per la legionella, due dirigenti a processo

Il giudice ha rinviato a giudizio per omicidio colposo i funzionari del Sant’Anna Secondo la procura non garantirono i protocolli igienico-sanitari

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Saranno processati con l’accusa di omicidio colposo, per la morte di una paziente di 71 anni ricoverata nel 2011 nel vecchio Sant’Anna e morta a causa della legionella 40 giorni dopo, il 7 ottobre.

Ieri il gup ha deciso di rinviare a giudizio i funzionari della direzione sanitaria dell’azienda ospedaliera Ermes Carlini e Paola Antonioli: secondo la procura la paziente contrasse all’ospedale il batterio della legionella - che poi innescò la tromboemolia polmonare fatale all’anziana - e i due funzionari non applicarono i necessari protocollo igienico-sanitari per impedire la contaminazione dell’impianto idraulico del vecchio Sant’Anna. A sostenere questa tesi c’è una consulenza di parte, disposta dall’accusa, secondo la quale il tipo di batterio riscontrato nelle tubature sarebbe compatibile con quello contratto dalla signora. Alla luce di queste risultanze, la stessa procura aveva chiesto una perizia del tribunale in incidente probatorio, poi non accordata. «La consulenza di parte in mancanza di una caratterizzazione tra il batterio trovato al S.Anna e quello che ha causato la patologia si limita a riscontrare una compatibilità, senza fornire certezze sulla identità tra il tipo genetico dei batteri - replicano gli avvocati della difesa Andrea Marzola e Andrea Toschi - La perizia ha lasciato dunque irrisolta una questione fondamentale, ovvero se la legionella sia stata effettivamente contratta all’ospedale». Per questo motivo all’udienza preliminare di ieri le difese avevano chiesto di “congelare” il procedimento, in attesa degli esiti (previsti a fine giugno) della consulenza tecnica d’ufficio disposta nell’ambito del processo civile intentato per la richiesta di risarcimento danni. Il gup però non ha ritenuto di dover sospendere l’udienza per attingere ad atti relativi a un procedimento separato, e dopo un’ora e mezza di camera di consiglio ha deciso che gli elementi raccolti dovranno essere approfonditi in un dibattimento, rinviando dunque i due imputati a giudizio. Il processo comincerà a luglio.

«Siamo assolutamente persuasi che il dibattimento dimostrerà la totale estraneità alle accuse ai nostri assistiti e la correttezza del loro operato - commentano i legali dei due dirigenti - e affrontiamo il processo con assoluta serenità».

La paziente venne ricoverata nell’agosto del 2011, prima all’ospedale di Cento e successivamente a Ferrara, all’ex S.Anna. Qui secondo l’accusa contrasse la legionella che innescò una tromboembolia polmonare e il 7 ottobre la signora morì. «Stiamo valutando se costituirci parte civile - dichiara Alessandro Gabellone, che insieme al collega Angelo Ressa rappresenta i parenti della signora, parti offese - È importante essere arrivati a un processo che possa fare chiarezza sui fatti».

Alessandra Mura