Torna la Bohème per chiudere la Lirica al Teatro Abbado
Dopo 14 anni si rivede l’opera di Puccini nella nostra città Ad interpretarla i vincitori del Concorso “Toti dal Monte”
La Bohème, uno dei capolavori più amati della storia del melodramma, conclude la stagione Lirica 2014 del Teatro Abbado.
Assente dal nostro palcoscenico da quattordici anni, l’opera di Puccini va in scena oggi di alle 20 (turno A) e domenica 6 alle 16 (turno B), grazie a una coprodruzione tra Teatro Comunale di Bolzano, Teatro dell’Aquila di Fermo, Fondazione Teatro Abbado e Teatri e Umanesimo Latino di Treviso, col sostegno di Regione Veneto e Bellussi Valdobbiadene.
Gli interpreti sono i vincitori dell’ultima edizione del Concorso Lirico Internazionale “Toti dal Monte” di Treviso: Nozuko Teto (Mimì), Ruzan Mantashyan (Musetta), Matteo Lippi (Rodolfo), Byong Ick Cho (Marcello), Paolo Ingrasciotta (Schaunard), Francesco Milanese (Colline) e Mirko Quarello (Benoit e Alcindoro). Un cast giovanissimo adatto ad evocare i timori, i dubbi sul proprio futuro e le passioni proprie di giovani artisti bohémien. Sul podio dell’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta sale Francesco Lanzillotta, considerato uno dei giovani direttori più promettenti nel panorama italiano. Coronano la messinscena da un lato il Coro Lirico Amadeus preparato da Giuliano Fracasso, dall’altro il Coro Voci Bianche Associazione Musicale Manzato guidato da Livia Rado.
La Bohème di Puccini, su libretto di Giuseppe Giocosa e Luigi Illica, è ispirata al romanzo di Henri Murger Scénes de la vie de bohème. È suddivisa in quattro quadri giustapposti, in cui sono narrate semplici vicende e descritti sentimenti: amore, spensieratezza, nostalgia dell’amore e melanconia dell’amore. Il libretto ebbe una gestazione abbastanza laboriosa, per la difficoltà di adattare le situazioni e i personaggi del testo originario ai rigidi schemi e all’intelaiatura di un’opera musicale. L’orchestrazione della partitura procedette invece speditamente e fu completata nel dicembre 1895. Meno di due mesi dopo, l’1 febbraio 1896, La Bohème fu rappresentata per la prima volta al Teatro Regio di Torino, diretta da Arturo Toscanini.
La regia, la scenografia e i costumi curati da Ivan Stefanutti sono caratterizzati da un'atmosfera particolare, «Negli anni in cui artisti e intellettuali si rifugiavano ancora a Parigi cercando persone con cui condividere il loro entusiasmo».
I personaggi dell’opera sembrano incarnare quegli uomini e quelle donne appartenenti alle classi umili descritti da Zolà nei suoi romanzi.
Prezzi da 15 a 63 euro, per i giovani entro i 30 anni sconto del 50%. Si ricordano le formule Lirica in famiglia e Under 18. Info tel. 0532 202675 o www.teatrocomunaleferrara.it