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Salvo il bus per Cona Ferrara-Suzzara tagliata

Salvo il bus per Cona Ferrara-Suzzara tagliata

I soldi per proseguire il servizio da autosostituzioni sulla linea ferroviaria Chiude in pareggio il bilancio Ami, stipendi ridotti per presidente e direttore

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Il collegamento bus con Cona è garantito anche per i prossimi mesi, e poi per tutto il 2015. I soldi che il ministero non metterà più a partire dal mese di maggio, saranno sostituiti da un finanziamento extra della Regione fino a fine anno, poi a partire dall’anno prossimo i 520mila euro che servono per mantenere il servizio su dodici mesi avranno una copertura strutturale nei bilanci del Comune e della stessa Regione. Il tutto a costo del sacrificio dei tre treni domenicali Tper della Ferrara-Suzzara, che già a partire da domani saranno sostituiti da autobus con un risparmio di 7 euro a chilometro da utilizzare, appunto, sulla linea Ferrara-Cona. L’intervento è stato sollecitato dalla stessa Ami e dagli enti locali ferraresi, che hanno preso atto del diverso utilizzo dei due mezzi: il bus viene utilizzato da 1.000 persone al giorno, mentre le corse ferroviarie autosostituite sono tra le meno frequentate dell’intera tratta. Questo intervento serve a tamponare l’emergenza tra maggio e dicembre, poi, a partire da gennaio 2015, la Regione stanzierà 350mila euro per il servizio che si aggiungeranno ai 100mila del Comune: gli altri 50-70mila potrebbero essere risparmiati tagliando qualche corsa nelle domeniche di agosto, o con altre riconversioni. Il tutto in attesa del metro i cui lavori sono al momento fermi a causa dei problemi derivati dalla nuova normativa sui tunnel ferroviari, e che prima di essere avviato dovrà risolvere il nodo della sovrapposizione con gli orari ferroviari.

Il piano Cona è stato discusso lo scorso 1 aprile nell’assemblea annuale dell’Agenzia della mobilità, che ha chiuso il bilancio 2013 in pareggio contabile dopo lo stanziamento a fondo rischi e oneri futuri per oltre 250mila euro. Hanno contribuito anche l’amministratore unico Beppe Ruzziconi e il direttore Michele Balboni, che si sono autoridotti lo stipendio rispettivamente del 3% (era di 56.670 euro lordi all’anno) e del 5% (era 121.293 euro), a partire dal luglio scorso. Marcella Zappaterra a nome della Provincia, e Aldo Modonesi per conto del Comune, i soci dell’agenzia, hanno «espresso apprezzamento per i risultati di bilancio ed evidenziato come in un periodo difficile per il trasporto pubblico, dove sono state necessarie anche scelte difficili (aumento delle tariffe, riorganizzazione dei servizi a seguito di tagli dei trasferimenti regionali), il lavoro svolto assieme all’Agenzia è stato importante e proficuo». (s.c.)