Sel con Tagliani: «Serio e competente»
Felletti: alleati con il Pd in tutti i Comuni tranne Bondeno. Prc-Pdci-Idv insieme: il candidato sindaco è Giuseppe Fornaro
Sel il sì a Tagliani e al Pd l’ha fatto sospirare, quello che arriva dalla segretaria Annalisa Felletti è però un sì pieno e convinto: «Tagliani è una persona seria e di grande competenza e onestà intellettuale. Il programma, al quale noi abbiamo contribuito in modo attivo, non è un libro dei sogni, contiene una visione concreta della città e parla di cose realizzabili». I tempi piuttosto lunghi del confronto interno a Sel - conclusosi giovedì sera con l’assemblea provinciale che ha dato il via senza grandi patemi - Felletti li lega alle necessità di dibattito che ha un partito organizzato, ma soprattutto alla ricerca di un’intesa con il Pd che avesse un carattere organico e andasse oltre la città di Ferrara.
I numerosi incontri con Tagliani e i dirigenti del Pd Calvano e Finco sono serviti «per registrare un’ampia e significativa convergenza sulle questioni» che maggiormente stanno a cuore a Sel: ambiente, tutela delle fasce sociali più deboli, trasparenza amministrativa, riduzione dei costi della politica. Ora Sel è pronta a sostenere il candidato del Pd in tutti i Comuni chiamati al voto e a partecipare ai governi locali. Se tale è le regola l’eccezione sicura sarà Bondeno; qui Sel sosterrà il giovanissimo Emanuele Vassalli che guiderà una composita alleanza di sinistra.
La civica Ferrara Concreta, con i suoi candidati proveniente dai delusi del centrodestra, a questo punto non è più un problema: «L’alleanza, almeno per noi, è marcatamente di centrosinistra, sia per forze che la costituiscono, che per le idee che esprime». Le residue contraddizioni vengono così risolte dalla Felletti: («è Tagliani il garante») e da Stefano Cavallini (segreteria provinciale): «Non è un’alleanza frutto di “larghe intese”, per quanto ci riguarda noi lavoriamo per sgretolare il centrodestra. Noi non giudichiamo i nomi della loro lista, Ferrara Concreta non giudica i nostri. Ci tiene insieme il programma di Tagliani».
Nella lista di Sel troveranno posto anche indipendenti e persone che si richiamano all’esperienza di Sinistra Aperta (a giorni ci sarà un incontro). A comunicare la scelta di Sel ieri al Bar Tiffany c’erano anche Alessandra Tuffanelli, Antonella Rolfini e Cristian Fortini. Non c’era Valeria Rustici, la più restia all’alleanza con il Pd: «Ma avrebbe voluto esserci, solo che oggi era impegnata nelle scuole con Emergency» ha detto Felletti.
Triciclo di sinistra. Rifondazione comunista e il Pdci hanno trovato il candidato sindaco e anche il modo per non riproporre un’alleanza identica a quella del 2009. La novità è che con i due partiti comunisti ci sarà l’Italia dei Valori.L’unità è stata trovata attorno al nome di Giuseppe “Beppe” Fornaro, giornalista, in passato ha lavorato - a contratto - nell’ufficio stampa del Comune. Fornaro, che è anche presidente degli Amici della Bicicletta, ora deve pedalare su un triciclo elettorale assemblato in pochissimi giorni. L’ambizione di Rifondazione era quella di costituire a livello comunale una coalizione sul modello europeo della lista Tsipras, ma la scelta di Sel ha costretto Prc a lavorare per un altro piano. Anche l’Idv di Fiorillo ha dovuto rivedere gli schemi: si era spesa per fare cartello con il Ppf di Tavolazzi, ma quest’ultimo si è chiamato fuori. Il Pdci di Cariani e Soffritti ha inseguito finchè ha potuto il sogno di un’alleanza con il Pd.
Ferrara Concreta. La civica Ferrara Concreta per Tagliani replica alle critiche di Zamorani: «Solo 4 persone dei 32 candidati della nostra compagine hanno rivestito un ruolo pubblico in politica e quindi si capisce dai numeri che la nostra lista è determinata esclusivamente a dare un contributo fattivo ad un uomo, Tagliani, che dal 2009 si è trovato a gestire il complesso trasferimento dell' ospedale cittadino, le conseguenze di un terremoto, una terribile crisi finanziaria ed economica. Molte persone sono ancora bloccate da barriere ideologiche e da invidie, a danno del Paese e delle comunità locali. Noi siamo persone che vivono del proprio lavoro e non siamo spinti da chissà quali interessi privatistici, basta vedere le nostre storie personali. Ci sarebbe piaciuto che Zamorani ci avesse giudicato per i nostri programmi (...) ma probabilmente egli è troppo impegnato nel tentativo di demolire pubblicamente i suoi avversari, per altro senza basarsi su alcun fatto concreto».