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goro - il consiglio ha fatto decadere la delibera sul pubblico interesse per la costruzione

Centrale a biogas, la protesta arriverà anche a Ferrara

Centrale a biogas, la protesta arriverà anche a Ferrara

Mercoledì una delegazione di cittadini manifesterà in occasione della riunione della conferenza dei servizi

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GORO. Per dare ancora più forza al proprio no alla costruzione di una centrale biogas, il prossimo 9 aprile parte della popolazione si fermerà e una larga delegazione -come pare - si recherà a Ferrara in occasione della conferenza dei servizi per dimostrare il proprio rifiuto alla costruzione dell'impianto.

Mercoledì prossimo, dunque, i pescatori non andranno in mare, le cooperative resteranno chiuse, così come i negozi non apriranno. Un paese chiuso, bloccato, per far capire che Goro fa sul serio, e che la centrale biogas non la vuole, i goresi sono decisi a non fare sconti e soprattutto a non mollare. Questa la decisione ultima, già in essere da qualche giorno presa venerdì dopo la seduta del consiglio comunale che ha visto il voto unanime per la decadenza del pubblico interesse alla costruzione della centrale biogas nella Sacca di Goro.

Prima di votare la decadenza il sindaco di Goro, Diego Viviani, ha spiegato, facendo una breve cronistoria della vicenda, i motivi che hanno portato a decidere per la decadenza del pubblico interesse a costruire l'impianto e quindi dire no. Decadenza e quindi negazione alla costruzione che sarà portata alla conferenza dei servizi provinciale che si terrà, appunto, il prossimo 9 aprile a Ferrara.

Viviani ha illustrato quando, inizialmente, per risolvere il problema dello smaltimento delle alghe in sacca, a carico delle cooperative ed alquanto costoso, 150 mila euro l'anno.

«Così - ha detto Viviani - si è cominciato a valutare metodi meno costosi e tra questi la centrale biogas che avrebbe "digerito" le alghe insieme ad altri materiale. Una ditta aveva proposto di interessarsi alla costruzione della centrale, dietro concessione della Provincia. In un precedente consiglio comunale si era dato parere favorevole alla costruzione della centrale, poi riflettendo ho visto che non tutte le cooperative avevano firmato per conferire le alghe e darle così alla centrale. A quel punto svolgendo approfondimenti ho capito che forse quella che si stava seguendo non era la strada giusta, che la cifra che l'impianto avrebbe fatto rientrare alle cooperative non era positiva: da qui la decisione di optare per la decadenza. Questo voto lo porterò alla conferenza dei servizi». Il capogruppo di minoranza Fausto Gianella ha ribadito, prima di assicurare il voto da parte del suo gruppo alla decadenza che «nel corso della mia carriera politica non mi sono mai trovato così in imbarazzo. Tutti possiamo sbagliare, come opposizione, a suo tempo, avevamo votato la pubblica utilità, che altri non è se non la velocizzazione per effettuare un intervento che altrimenti avrebbe avuto bisogno di una modifica del piano regolatore ed io mi sento moralmente responsabile di quel voto. Voterò si alla decadenza solo per rispetto al resto del mio gruppo». Prima del voto il sindaco Viviani ha replicato, infine, all'intervento di Gianella: «Mi chiedo come la Provincia, di fronte ad un atto di questo genere, possa dare il proprio assenso e giustificare poi la presenza di una centrale per le alghe quando queste non ci sono perché si continuerà con l'attuale sistema di smaltimento». (m.r.b.)

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