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La rabbia sulla Darsena «Promesse da marinai»

di Davide Bonesi
La rabbia sulla Darsena «Promesse da marinai»

I proprietari di barche furiosi: nessuna sede alternativa e i giovani se ne vanno Inutile la costituzione di un’associazione. E il Sebastian rimane fino a giugno

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«Una volta eravamo anche 104, adesso siamo una quarantina, che accetta la decisione ma non capisce perché il Comune non ci propone alternative, nonostante la disponibilità data e le promesse fatte dagli amministratori». A parlare sono un gruppetto di proprietari di barche ancorate nella Darsena di San Paolo, da ormai più di vent’anni con regolare pagamento di affitto annuale (circa 300 euro a testa).

Il caso è noto: per la riqualificazione della Darsena quanti avevano barche avevano tempo fino al 31 dicembre dello scorso anno per rimuoverle. Molti l’hanno fatto, spostandosi nei porti più vicini - si fa per dire -, ovvero Porto Viro, Lido Estensi e Codigoro.

«Alcuni più fortunati - raccontano -hanno potuto usufruire dei posti offerti gratuitamente dal Comune di Copparo a Fossalta. Il sindaco Rossi si è proposto per venirci incontro, ma lo spazio di Fossalta è piccolo, qui sono rimaste barche di notevole dimensioni, il cui costo per il trasporto su gomma è notevole e per quello su acqua è difficile poterlo fare con la Darsena a secco...».

«Negli anni - spiegano - questo è diventato un punto di aggregazione. Ci sono persone che arrivano da altre città, ad esempio Bologna e Reggio Emilia, poi ci sono i giovani che vogliono imparare. Questi ultimi da quando è uscita l’ordinanza comunale hanno subito messo in vendita l’imbarcazione, troppo alti i costi e disagevoli le sedi alternative».

E voi cosa farete?

«Non lo sappiamo, probabilmente saremo costretti a vendere anche noi le barche. Il fatto è che il Comune ha tutte le ragioni di riqualificare l’area, ma poteva proporci un’alternativa. Ne abbiamo parlato con vari amministratori, a parole tante promesse, dal sindaco Tagliani all’assessore Modonesi. Maisto ci ha proposto di costituire un’associazione, così da poter avanzare richieste: noi l’abbiamo fatta, ma nessuno si è più fatto sentire».

Luoghi alternativi?

«Ci sarebbe la Conca a Pontelagoscuro. Ma prima ci è stato detto che non era possibile, ora un’altra associazione pare possa usufruirne, potendo poi gestire spazi (ed affitti) a suo piacimento. Abbiamo contattato pure la Canottieri, ma i costi d’affitto che ci hanno proposti sono troppo alti».

E dire che di storie legate alla Darsena se ne intrecciano tante: «Dalla famiglia austriaca che veniva sempre a trovarci in barca ed ora non potendolo fare è venuta in camper, ai tanti turisti passati da qui per poi andare in città. Ci sono i cartelli di Ferrara porto turistico, ma poi viene dismesso...».

Poi c’è il caso Sebastian Pub: doveva essere spostato entro la fine di marzo, ma ora la data è stata prorogata a fine giugno.

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