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in centro storico

Poeti e negozianti uniti per la città

Poeti e negozianti uniti per la città

La pioggia non ha fermato i cantori: portiamo in piazza gli artisti

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La pioggia sottile di ieri mattina si è rivelata a tema con la tenue poesia letta per le vie del centro storico; l’aria uggiosa, infatti, ha motivato i 22 poeti diretti da Paolo Raddusa e da Pier Francesco Betteloni, a prendere posizione davanti ad alcuni negozi simbolici. «Passeggiare per la strada con la pioggerella e vedere giovani recitare in versi è un connubio piacevole - ha manifestato l’assessore Marescotti - strade ancora più belle se si crede in ciò che si fa, consolidando tanto le attitudini culturali, quanto quelle commerciali della nostra città». Una passeggiata “in grigio et in silenzio”, avrebbe cantato Corrado Govoni, per riscoprire con sana curiosità la passione letteraria dei cittadini e dei negozianti, per ascoltare le voci degli autori stessi: «Bisogna cambiare le cose - ha sottolineato Raddusa - portando in piazza gli artisti. Noi fermiamo le persone con le parole per offrire loro la grande tradizione lirica che ci appartiene». E talmente volentieri che il gruppo consolidatosi alla serata straordinaria del Museo di Spina è raddoppiato in pochi giorni. Raddusa ha lavorato personalmente con ciascuno, sviluppandone i caratteri; ad esempio Gabriella Veroni, con la quale si è levata la Cassandra della Szymborska: «Sono io, Cassandra. / E questa è la mia città sotto le ceneri», e così l’Elogio dei sogni della Nobel polacca è diventato in parte nostrano.

Matteo Bianchi