Gli alunni di Vigarano tutti promossi in solidarietà
VIGARANO MAINARDA. I 316 alunni della scuola primaria hanno aderito,con entusiasmo, all'iniziativa “la spesa a scuola”. Si tratta di un progetto provinciale di contrasto alla povertà promosso dai...
VIGARANO MAINARDA. I 316 alunni della scuola primaria hanno aderito,con entusiasmo, all'iniziativa “la spesa a scuola”. Si tratta di un progetto provinciale di contrasto alla povertà promosso dai volontari della Caritas con il sostegno di Agire Sociale. Nella lettera con cui le famiglie degli alunni veniva informate la dirigente, Paola Manzan, aveva scritto: «Si tratta di un gesto simbolico che vuole insegnare ai nostri alunni la solidarietà verso chi ne ha bisogno». Il messaggio è stato recepito e venerdi tutti gli alunni sono arrivati in classe portando confezioni di alimenti per l'infanzia, pannolini, olio, legumi, tonno, carne, pelati, latte e zucchero. Soddisfatti gli alunni di aver partecipato a questa iniziativa di solidarietà. «Volentieri e convinti - ha spiegato Martina Ricci - abbiamo collaborato per cercare di portare aiuto ai bisognosi». «Personalmente - ricordava Andrea Rimondi - ho portato conserve, sapone, tonno e legumi». Per la raccolta i ragazzi si sono affidati anche ai suggerimenti delle loro famiglie. «Per scegliere cosa portare - ha precisato Alessandro Borghi - mi sono fatto aiutare e consigliare da mia mamma Susanna». Ogni alunno ha portato la sua spesa in aula poi, suddivisi per classe, hanno cominciato a confezionare gli scatoloni con l'aiuto dei volontari della Caritas vigaranese; Carlo Alberto, Vittorio, Paola, Anna, Bianca e Vittorio. «Un risultato che va oltre la più rosee previsioni», è stato il commento di insegnanti e volontari della Caritas nell'osservare la montagna di scatoloni riempiti con quanto avevano portato gli alunni. Alla fine sono stati più di novanta gli scatoloni frutto del risultato della “Spesa a scuola”. Un aiuto importante visto che anche a Vigarano sono decine le persone che si rivolgono alla Caritas per far fronte alla loro scarsità di cibo. (g.b.)