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Radioamatori, la storia è in onda

Radioamatori, la storia è in onda

Termina oggi la mostra per i 90 anni della radiotelegrafia in città

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In occasione del novantesimo anniversario della fondazione della Società Ferrarese Amici delle Radiocomunicazioni, è stata inaugurata nei giorni scorsi la mostra “Ferrara e i suoi radioamatori - 90 anni di radiotelegrafia all’ombra del Castello Estense”, in collaborazione con la Provincia e con i patrocini del Comune e della Fondazione Guglielmo Marconi. In Italia sono circa 30mila i radioamatori, una parte di questi ancora attiva nonostante non sia una tecnica più usata dalle istituzioni civili e militari. La sezione ferrarese dell’Ari (Associazione radioamatori italiani), con il presidente Dario Grossi, ci ha accompagnato in questo viaggio nel tempo e nella storia della nostra città attraverso telegrafi, tasti semiautomatici, chiavi elettroniche, radiotrasmittenti, oltre a foto e documenti d’archivio dedicati ad esempio al primo presidente dell’Ari locale, Pietro Lana o a Franco Moretti. Infine, la Iaru (International amateur radio union, l’unione mondiale dei radioamatori) sta portando avanti una battaglia affinché l’Unescoriconosca la Telegrafia come “bene immateriale dell’umanità”. La mostra, che chiude oggi, è visitabile nella sala Alfonso I d’Este del Castello Estense di Ferrara dalle 9.30 alle 17.30.

Andrea Musacci