La Nuova Ferrara

Ferrara

Prima uscita della candidata sindaco

Turismo, Verona il modello M5S

Turismo, Verona il modello M5S

Morghen punta sul territorio. In platea c’è chi attacca la sua nomina

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Oltre a Bogotà, per via dell’amministrazione creativa dell’ex sindaco Mockus, è Verona l’altro modello di città e territorio citato in questo inizio di campagna elettorale da Ilaria Morghen. La candidata M5S, nella prima uscita pubblica l’altra sera al centro Il Melo, ha puntato lo sviluppo turistico anche «sul territorio che circonda la città, e che arriva fino al mare. Ferrara ha il 10% delle presenze turistiche di Comacchio, bisogna integrare queste realtà. Prendiamo esempio da Verona, che con la Valpolicella e il lago di Garda ha costruito un comprensorio turistico di enorme rilevanza». Morghen ha poi confermato alcuni punti fermi del suo programma, dalla guerra al monopolio Hera e alla geotermia, fino alla “liberazione” a fini turistici del Castello. Ha incassato l’ammirazione del sindaco comacchiese Marco Fabbri, «ora inizieranno a dire che è inesperta, ma anche noi lo eravamo. Piuttosto, sopravviveranno alle Province gli apparati burocratici e dirigenziali, sono intoccabili». Morghen ha dovuto affrontare però anche la contestazione di un intervenuto, che ha parlato di «scarsa legittimazione» della sua candidatura, in quanto non maturata dopo una lunga militanza nei Grilli Estensi nè da un voto on line, ma dalla scelta di una quarantina di attivisti. «Le persone vanno valutate sul campo, uno dei miei colleghi più stimati ancora nel 2009 era un emerito sconosciuto per noi» ha tagliato corto il senatore Vito Crimi, che partecipava alla serata. Sabato bis sulla salute al centro Quadrifoglio.