Con il Piano solo tour Allevi ritorna in città
Il giovane pianista si esibirà lunedì al Teatro Abbado «Le forme classiche possono raccontare il nostro tempo»
È inesauribile l’affetto del grande pubblico per Giovanni Allevi, che torna con nuovi concerti di pianoforte solo, nel “Piano Solo Tour 2014”, dopo il successo del “Sunrise Tour” in cui nel triplice ruolo di compositore, musicista e direttore d’orchestra ha portato sul palco il suo primo concerto per Violino e Orchestra in Fa Minore “La Danza della Strega”. In questo tour Allevi eseguirà infatti le melodie entrate ormai nell’immaginario musicale di tutto il suo pubblico, le stesse che lo hanno portato ad essere considerato l’enfant terrible della Musica Classica Contemporanea.
Lunedì 14 aprile sarà al Teatro Abbado di Ferrara e noi lo abbiamo contattato per un’intervista a tutto campo: dalla sua attività discografica, alla passione per la musica, passando per la classica e i giovani, fino ad arrivare a Claudio Abbado, che lo incoraggiò a perseguire questa strada...
Il “Piano solo tour” data dopo data sta registrando grande successo. Lei è seguito da un pubblico prevalentemente giovane, smentisce così il luogo comune che “i ragazzi non ascoltano questa musica”. Cosa pensa a riguardo?
«L'avvicinamento dei ragazzi alla mia musica è la dimostrazione che le forme classiche possono raccontare il nostro tempo, e non limitarsi a celebrare la grandezza del passato. Io credo che il rinnovamento della tradizione classica sia un passo necessario da fare, anche se richiede studio e molto coraggio».
Ha pubblicato 8 album in studio e 2 dal vivo. Sta già pensando a nuovi progetti?
«Ho la sensazione di essere all'inizio del mio sogno. Spero solo di riuscire un giorno ad ascoltare dal vivo tutta la musica sinfonica che ho già scritto in partitura».
Ha affermato: “Stiamo tornando nel Rinascimento italiano, dove l’artista deve essere un po’ filosofo, un po’ inventore, un po’ folle, deve uscire dalla torre d’avorio e avvicinarsi al sentire comune”. Qual è la situazione oggi?
«Io sto cercando di interpretare una esigenza di rinnovamento che viene dalla gente, l'idea che la cultura appartenga alla vita che ora scorre attorno a noi. Per questo ho la positiva sensazione che il cambiamento sia già in atto, anche se le prestigiose istituzioni musicali non se ne sono accorte».
Dallo scorso 21 marzo il Teatro Comunale è diventato, in memoria del maestro, Teatro “Abbado”. Lo ha mai conosciuto nell’arco della sua carriera?
«Le nostre vite si sono sempre sfiorate e mai incontrate per gli impegni artistici e personali, ma conservo uno speciale ricordo - conclude -, il suo incoraggiamento ad andare avanti nella mia strada. Non potevo chiedere di più».
Biglietti in vendita presso la biglietteria del teatro Abbado di Ferrara (Corso Martiri della Libertà 5), telefono 0532 202675 dal lunedì al venerdì dalle 15,30 alle 19,00 e il sabato dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 15,30 alle19,00; sul sito internet www.teatrocomunaleferrara.it e anche nei punti vendita Ticketone (anche online). Per informazioni: 0532 202675 .
Samuele Govoni
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