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I nuovi alloggi calano ancora: saranno 1.500

I nuovi alloggi calano ancora: saranno 1.500

Sì al Piano operativo ma rinunciano 11 progettisti. Ci sono anche 16 ettari di aree verdi e parco Mura

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Diminuiscono a vista d’occhio i nuovi alloggi da costruire in città nei prossimi cinque anni. Il Piano operativo comunale aveva lasciato spazio per 2.000 residenze, i 49 progetti approvati nella prima fase ne prevedevano meno di 1.800 e ieri è arrivata l’ufficialità della nuova sforbiciata. In sede di approvazione del Poc gli accordi definitivi sono rimasti 38, con ben 11 rinunce tra le quali due interventi piuttosto grossi a Porotto e Cona, con 1.557 alloggi in tutto. Per 893 di questi, ha fatto presente l’assessore Roberta Fusari, sono previsti interventi di riqualificazione urbana e altri 182 occupano gli spazi liberi di insediamenti già esistenti, non comportando consumo di suolo produttivo agricolo. Il Poc comprende 14 comparti a destinazione produttiva e terziaria, per complessivi 76,4 ettari, dei quali 49,3 per interventi di riqualificazione urbana. Le attività commerciali medio piccole occupano 5.504 metri quadrati, le medio grandi 3.500 mq, quelel grandi arrivano a 8.500 mq. L’edilizia residenziale sociale è presente con 232 alloggi, tra pubblici e privati, Ci saranno infine 16 ettari di aree di riforestazione e di completamento del parco delle Mura e cunei verdi a est e sud. Hanno votato contro Fi/Pdl, Iaf e Ppf, astenuti Rendine (Gol) e Prc. Sì con qualche contrario in più per la variante relativa alla riqualificazione della struttura commerciale di via Duran e del centro ricreativo di Bova di Marrara, mentre è stata varata all’unanimità la deroga per realizzare a Malborghetto, in via Calzolai 201-221-223, un gruppo appartamento e il centro socio-occupazionale per persone con autismo. Fusari ha incassato anche il via libera per concedere la possibilità di costruire a distanza inferiore a quella legale prevista dallo strumento urbanistico vigente, con un’area di proprietà comunale.

Tra le delibere approvate ieri, l’aggiornamento dei corrispettivi nelle ipotesi di trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà nelle aree Peep e alcune integrazioni al Piano delle alienazioni (assessore Aldo Modonesi). Pronto anche il Bilancio consuntivo ambientale 2011-13, rivisto e ampliato attraverso il lavoro di tre tavoli consiliari, che rendiconta i progressi e anche i problemi dal punto di vista dell’applicazione di politiche sostenibili alle attività del Comune. Le sette aree tematiche sono verde pubblico, aria e mobilità, suolo, acqua, rifiuti, energia e clima, campi elettromagnetici.

L’accordo Corepla prevede invece di aumentare «comunque nel rispetto delle regole del mercato e della libera concorrenza», è specificato forse con riferimento alla recente condanna di Hera per alterazione della concorrenza nella filiera della carta, le percentuali e il valore dei rifiuti di imballaggi in plastica avviati al riciclo. L’obiettivo è di creare nel petrolchimico una vera e propria filiera del riciclo dei materiali plastici, in grado di diventare un punto di riferimento nazionale con importanti ricadute occupazionali. La delibera, presentata dall’assessore Rossella Zadro, riguarda tecnicamente l’adesione di Ferrara all’Accordo territoriale sugli imballaggi in plastica, e si occupa in particolare di due materiali difficili da riciclare, il polipropilene e il polistirolo, che derivano dalla raccolta urbana. L’accordo sarà siglato giovedì tra Regione, Comune, Provincia, Atersir, Consorzio nazionale per la raccolta della plastica, Hera, Sipro e università, ed è il primo di una serie che sarà siglato su varie filiere in Emilia Romagna. La delibera è stata approvata con una sola astensione (Toscano).

In apertura di lavori, oltre all’ordine del giorno su Dragotto, il Consiglio comunale aveva bocciato anche la mozione dello stesso Toscano (Fi) sulla liquidazione in tempi brevi dell’Ente Fiera. Domani altra seduta per le ultime delibere prima della sessione Tasi.