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Il selfie “profano” fa indignare la rete

Il selfie “profano” fa indignare la rete

PORTOMAGGIORE. Selfie “profano”. È questa l’immagine che sta circolando sui social network legata ad alcuni scatti realizzati sabato mattina davanti alla Chiesa Collegiata di Portomaggiore da parte...

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PORTOMAGGIORE. Selfie “profano”. È questa l’immagine che sta circolando sui social network legata ad alcuni scatti realizzati sabato mattina davanti alla Chiesa Collegiata di Portomaggiore da parte di una cittadina all’interno di un negozio del centro. Gli scatti sono relativi a un pakistano intento a posare su uno dei due rosoni esterni della chiesa portuense, mentre un connazionale d lo fotografa in diverse situazioni. Come detto, le immagini hanno fatto il giro della rete dei cittadini portuensi e della provincia, con commenti chilometrici, condivisioni, post particolarmente caldi e addirittura un documento proveniente dalla Questura di Sassari. Quest’ultimo si riferisce alla decisione del Ministero dell’Interno d’inviare una quarantina di migranti nella provincia isolana, con tanto di ospitalità in albergo e compenso giornaliero di permanenza.

Se la foto ha suscitato una bagarre mediatica, non da meno questo documento che molti hanno condiviso, sottolineando come gli immigrati abbiano migliori condizioni rispetto agli italiani. La frase ricorrente sulle foto dei è “mancanza di rispetto” verso le nostre istituzioni religiose.

Al momento, l’unico commento ufficiale proviene dal sindaco Nicola Minarelli: «Mi auguro sia solamente una bravata, che va comunque stimmatizzata e ripresa».

Il primo cittadino è stato chiamato in causa più volte dal popolo della rete di Portomaggiore, ma probabilmente il caso non si chiuderà qui. Quando pareva che l’inquietudine e il fermento per la numerosa comunità pakistana presente nel territorio portuense fossero placati, ecco una nuova scintilla. O, magari, le braci sotto la cenere non erano mai state spente per una convivenza sempre difficile ed un’integrazione che a volte pare troppo complicata. (e.m.)