Libera: attenzione nel Centopievese a infiltrazioni mafiose
Mara Biondi: confiscati beni anche nel nostro territorio Domani al “Don Zucchini” videoinchiesta di Tizian e dibattito
CENTO. Per riflettere sul tema delle infiltrazioni mafiose anche nel Centopievese, il Presidio Libera organizza per domani (ore 20.45) al Cineteatro Don Zucchini, una serata pubblica con la proiezione della videoinchiesta “Senza Regole. L’avanzata criminale, economica e culturale nell’Emilia-Romagna che resiste”, film realizzato da Giovanni Tizian, Laura Galesi e Federico Lacche. Un’iniziativa, spiega Mara Biondi del Presidio Libera del Centopievese, che mira a «sensibilizzazione la comunità sul tema delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio,come dimostra il processo Black Monkey che si sta svolgendo a Bologna, e la confisca avvenuta a Cento nel giugno 2013 di beni immobili appartenuti al clan camorristico dei Mallardo. Un fenomeno che tangibilmente e drammaticamente toccando anche il Centopievese». La Biondi fa apertamente riferimento a due casi specifici. Il primo, la confisca alla criminalità organizzata di un immobile (in precedenza adibito ad albergo) che si trova ai piedi del Ponte Vecchio (in via Cento 39) e la consegna delle chiavi nel novembre del 2013, da parte del prefetto di Bologna Angelo Tranfaglia, al sindaco del comune di Pieve di Cento Sergio Maccagnani. «Una confisca - evidenzia la referente di Libera - che testimonia come anche questo territorio non ne sia esente, e una destinazione, quella decisa dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e la prefettura di Bologna, che vuole essere segno tangibile della lotta delle istituzioni contro le mafie e la volontà di restituire gli immobili alle comunità locali. Il Comune destinerà l’immobile per finalità sociali, in particolare al tema dell’emergenza abitativa post sisma, per famiglie in difficoltà». Come ricorda la Biondi, anche Cento non è esente: «L’operazione del Gico della Finanza di Roma, coordinata dalla Dda di Roma, ha portato all’arresto di Gennaro Delle Cave, per gli inquirenti prestanome del clan dei Mallardo che con i soldi della camorra costruiva, case in Emilia-Romagna con le sue due società edilizie (la “Deca costruzioni” con sede legale a Giugliano in Campania, e la “Dg immobilare” di Anzola dell’Emilia). A giugno 2013 sono così finiti sotto sequestro 62 immobili tra Bologna e Ferrara, tra cui ben 15 unità immobiliari a Cento». Esempi eclatanti, su cui Libera vuole riflettere. E lo vuole fare attraverso la proiezione di “Senza Regole” (56 min.), docufilm inchiesta (promossa da Legacoop Bologna col contributo della Camera di Commercio del capoluogo emiliano, prodotta da Coop. Voli Group e Libera Radio-Voci contro le mafie) che tocca diversi aspetti delle modalità in cui le mafie inquinano il tessuto economico, imprenditoriale e sociale dell'Emilia Romagna, ma anche attraverso il confronto. Interverranno l'avvocato Antonio Monachetti di Libera Bologna, che segue il settore dei beni confiscati in regione, e le amministrazioni comunali di Cento e Pieve per parlare di confische e riutilizzo dei beni.
Beatrice Barberini