Nardini (Pd) lancia l’ultimatum alla “Thomas Food”
BONDENO. Siamo arrivati alla stretta finale, e «Thomas Food deve dire con i fatti cosa intende fare, a proposito del pastificio. Di parole ne sono state spese fin troppe. I soldi ci sono o non ci...
BONDENO. Siamo arrivati alla stretta finale, e «Thomas Food deve dire con i fatti cosa intende fare, a proposito del pastificio. Di parole ne sono state spese fin troppe. I soldi ci sono o non ci sono?». A chiedersi come finirà l’intricata vicenda è Giovanni Nardini (Pd), candidato a sindaco del centrosinistra. Dopo che l’assessore regionale Rabboni si è fatto sentire, nei giorni scorsi (così come il sindaco Fabbri; ndr), minacciando un intervento in Commissione interministeriale, ovvero, l’organismo che segue le riconversioni degli ex impianti saccariferi. «Spero - dice Nardini - che l’ultimatum di Rabboni sia rispettato perché ormai, come cittadino di Bondeno, mi sento preso in giro e abbandonato a me stesso. Vorrei capire, inoltre, quale è il ruolo del sindaco in tutta questa vicenda. La sola cosa che è interessata a Fabbri è farsi pubblicità. Ha sfruttato gli interessi poco trasparenti di Enumplan per costruirsi una parte della sua campagna elettorale. Da ultimo, l’inquietante show elettorale del 27 febbraio, dove siamo tornati ancora alle promesse di tre anni fa. Perché Fabbri, invece di essere così ben disposto verso gli svizzeri, non ha chiesto, come è suo dovere, che le aziende di Bondeno fossero pagate per il loro lavoro? È in atto un’indagine per truffa da parte della guardia di finanza, ma pare conti poco, visto che i signori di Enumplan sono sempre di casa in Comune. È una vicenda inverosimile. Chiedo che entro Pasqua si chiarisca in maniera definitiva la vicenda. Non si può continuare in questo gioco di scatole cinesi che fanno tutte capo alla stessa casa madre. Società che non hanno nessuna esperienza nell’agro alimentare e sono state create solo per buttare un po’ di fumo negli occhi alle istituzioni e ai cittadini». Insomma, o si chiude subito la trattativa o si pensa ad altro. «Ho già in mente altre cose - rivela Nardini - Non prometto i quattrocento o i mille posti di lavoro come Fabbri, ma se Enumplan non pagherà i suoi debiti, il Comune scenderà in campo a favore delle aziende di Bondeno in tutte le sedi ritenute opportune. Prometto che metterò in campo una serie di azioni di marketing territoriale per richiamare veri investitori un pacchetto di incentivi fiscali e di azioni attive dell’amministrazione per attirare nuovi insediamenti che creino occupazione e per aiutare le aziende presenti sul territorio. Abbiamo perso reddito e lavoro in questi cinque anni: Fabbri si è affidato ad Enumplan e si sono visti i risultati».(mi.pe.)