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Sei vittime unite da un solo destino

Sei vittime unite da un solo destino

Tragica scia di lutti in tre settimane. I loro veicoli finiti tutti in acqua

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PORTOVERRARA - Adrian Marius Gogorici, 25 anni, romeno, morto ieri, è soltanto l’ultima delle 6 persone che, nell’arco di 3 settimane, hanno perso la vita finendo con le autovetture su cui si trovavano in un canale. Un unico, terribile filo conduttore che lega in un abbraccio mortale questi giovani.

Ad aprire la tremenda scia di lutti è lo schianto stradale, altrettanto tremendo, che avviene il 18 marzo: all’altezza di Ponte Trapella, territorio comunale di Mesola, frazione Massenzatica, una Bmw finisce nel Canal Bianco. A bordo sono in 4, due ragazzi e due ragazze. Nell’auto che sprofonda in queste acque muoiono tutti e 4: Matteo Carli, 29 anni, di Comacchio; l’amico Stefano Bertaglia, 30 anni, di Ariano Polesine, nel Rodigino; Nicoleta Carunto, 20, e Liliana Dragnescu, 31 anni, romene. Una tragedia che colpisce tutti, ma in particolare Comacchio dove Carli, operaio agricolo, era molto conosciuto. Con la morte di questi ragazzi, il triste computo dei lutti sale a cinque.

A questi va aggiunto il nome di Alessandro Pasotti, 37enne, il quale perde la vita il 27 marzo scorso: un urto terribile, con il suo furgone che ha terminato la corsa contro la sponda di un piccolo ponte, di fronte all'oasi Zarda, a Settepolesini, e non ha lasciato scampo al conducente. Pasotti, residente a Castel San Pietro Terme, nel Bolognese, aveva gestito un locale conosciuto proprio a Bondeno, il Demodé. Siamo a 6, sei vittime unite dal tremendo filo conduttore di aver trovato la morte in un canale.

A spezzare questa scia nera, per fortuna, c’è però anche qualcuno a cui la sorte ha riservato un destino decisamente meno atroce: si tratta di un uomo che, finito fuori strada a Bando, è riuscito a mettersi in salvo.

Marcello Pulidori