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«Sul problema casa si può fare ancora tanto»

«Sul problema casa si può fare ancora tanto»

L’assessore Cirelli fa un bilancio delle politiche abitative: decisiva la convenzione con Acer

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COPPARO. Enrico Cirelli, esponente di Rifondazione Comunista, è assessore ai servizi sociali e, soprattutto, alle politiche abitative, in questa legislatura che si sta chiudendo.

Se il settore dei servizi sociali è particolare (con Assp ed Unione), ha comunque grande importanza la politica per la casa. Una figura particolare, molto attiva e vicina ai problemi dei cittadini ma anche lontana dai riflettori. «Credo – ha detto ieri Cirelli - che la nostra azione più importante sia stata la convenzione quinquennale con Acer, agganciando quindi il pacchetto casa con Acer. La carenza di alloggi pubblici è nota, e ci si deve rapportare anche con la Regione o comunque cercare appoggi per andare incontro alle esigenze dei cittadini, magari prolungando le convenzioni. Credo - dice ancora Cirelli - che si sia fatto qualcosa, ma che per il futuro, soprattutto per gli alloggi e la possibilità di risolvere i problemi dei cittadini in questo senso, si possa ancora fare molto. Intanto, e vorrei sottolineare il valore di questa scelta, abbiamo lanciato il programma "nessun alloggio pubblico sfitto" che ci ha dato la possibilità di incrementare di 4 unità il nostro patrimonio immobiliare. Poi la partnership tra pubblico e privato per la creazione dell'Agenzia casa, che ci ha aiutato ad intercettare gli immobili dei proprietari privati cercando di calmierare l'affitto sul mercato. A quote più accessibili si può rispondere ad emergenze abitative nell'immediato».

«Per quanto riguarda – ha continuato l’assessore - i nostri interventi per realizzare o ristrutturare delle abitazioni, voglio ricordare i due appartamenti ristrutturati e sistemati nel Palazzo di Levante, ed altri due appartamenti che saranno probabilmente terminati con la prossima legislatura. Comunque, il problema è non lasciare nulla di intentato per dare una risposta alle esigenze dei cittadini per quanto riguarda il problema casa. La convenzione quinquennale con Acer ci permette di lavorare sul pacchetto casa. Il fatto è che, dati i numeri di persone e nuclei familiari coinvolti, una risposta vera ed immediata è difficilissima. Noi diamo la possibilità di risolvere il problema secondo una graduatoria, e possiamo soddisfare una dozzina di domande, ma tutti gli anni mettiamo in graduatoria oltre 150 persone e famiglie, tutte con necessità pesanti da risolvere. E non è per nulla facile, con le risorse dell'ente locale, rispondere a tutti».

Un lavoro di questa portata dovrebbe essere conosciutissimo. Eppure di tutto questo si parla molto poco.«È una scelta. Noi abbiamo lavorato a lungo e volutamente sotto traccia. Quando parliamo di emergenza casa, ci può essere il singolo o la coppia. Ma in molti casi ci sono famiglie, e famiglie larghe, con molti bambini. Quando si tratta di lavorare in situazioni che coinvolgono minori, tendiamo sempre a lavorare senza clamori. E poi c'è tutto il discorso degli sfratti per morosità incolpevole, che nascono da questa pesante situazione di crisi».

Alessandro Bassi

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