I vini del Bosco Eliceo volano all’estero
Fortana richiestissimo oltre confine. Lo vogliono importatori del Canada e dei Paesi asiatici
Il Vinitaly (oggi l’ultimo giorno dell’edizione numero 48) si sta confermando come uno dei pochi eventi fieristici che non conosce crisi. Basta gi rare per gli immensi padiglioni del quartiere fieristico di Verona per rendersene conto. Tanto pubblico, (nemmeno il biglietto d’ingresso che costa 50 euro li spaventa), tantissimi operatori di cui tanti stranieri tutti pazzi per il vino made in Italy. Il padiglione 1 ospita l’Emilia-Romagna. Collocato in posizione strategica subito dopo l’entrata Cangrande, si può trovare tutta la produzione enologica regionale.
«Sono soddisfatto - confidaava lunedì Emauele Matterelli - c’è molto interesse nei confronti del Fortana. Ho incontrato un operatore canadese che è venuto appositamente per allacciare apporti con chi produce Fortana. Cerca produzioni di nicchia per quelmercato. Anche operatori cinesi e giaspponesi si sono mostrati molto interessati». Ieri ilnostro territorio ha spopolatonella sala eventi, con la degustazione “Anguilla, Fortana e Cous Cous” a cura del Consorzio di Tutela dei Vini Doc del Bosco Eliceo. Menu curato da Augusto Andreoli e Mirko Bergamini del ristorante I Sapori di Comacchio. Servizio a tavola svolto dagli allievi dell’Istituto Superiore d’Istruzione "Remo Brindisi di Lido Estensi. A sostenere l’evento sono presenti la Bia e SimaBio che fornisce le farine ‘made in Fe’ con cui vengono preparati i ravioli di farro biologico e il CousCous. Nuove etichette tra i soci del Consorzio di Tutela dei vini Doc del Bosco Eliceo per il ‘made in Fe’ del vino. Nelllo stand allestito sono infatti in passerella le etichette Doc (Fortana, Merlot, Sauvignon e Bianco del Bosco) e le IGT. Ci sono le aziende Tenuta Garusola di Filo, capeggiata da Sante Baldini che è anche presidente del Consorzio vini doc Bosco Eliceo, Mattarelli Vini di Vigarano Mainarda, Corte Madoninna di Pomposa, Corte Beneficio di Coccanile con la titolare e sommelier Annalisa Barisone il Pettirosso di Montesanto. Proprio questa azienda lunedì ha incontrato la stampa nazionale presentando la sua micro-produzione, qualche migliaio di bottiglie già contese dagli estimatori: lo spumante Gattabianca,il fermo e frizzante Pettyrosso e la grappa BiancoQuore. Il fermo Pettyrosso ha ricevuto dalla guida “Emilia Romagna da bere” la menzione come terzo miglior vino fermo Igt dell’Emilia. Tanti i ferraresi che si aggirano tra gli stand. Sommelier, operatori professionali, enogastronomi come Graziano Pozzetto, e privati. Presente anche Valentino Bega fino a un anno fa fa responsabile delle Strade dei vini e dei sapori Emilia-Romagna..