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Tasi, detrazioni più alte per case piccole

Tasi, detrazioni più alte per case piccole

Il Comune manovra per rendere equa la nuova tassa. Le famiglie con 1 o 2 figli rischiano però di non avere agevolazioni

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Il gettito della tassa sulla prima casa, reintrodotta dal governo attraverso la Tasi, per l’anno prossimo sarà di 14 milioni, invariato rispetto alla vecchia Imu 2012. All’interno di questa invarianza complessiva, però, il Comune ha manovrato di aliquote e detrazioni in maniera da «garantire a tutti i contribuenti, in media, 5 euro in meno rispetto alla vecchia Imu. E questo - hanno sottolineato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore Luigi Marattin - rinunciando al possibile aumento di 8 milioni di euro, che il governo ha messo a disposizione dei Comuni per sopperire ai tagli di trasferimenti statali: grazie alla nostra politica di riduzione del debito, siamo in grado di farlo». Ovviamente, c’è una categoria che pagherà di più, per bilanciare il diffuso “sconto” a parità di gettito totale: si tratta dei proprietari di prima casa con 1 o 2 figli a carico, che vedranno sparire la detrazione di 50 euro a bambino (era un beneficio statale temporaneo) e non saranno destinatari in prima battuta del bonus comunale.

A livello locale, infatti, Marattin e Tagliani hanno deciso di applicare per tutte le prime case l’aliquota del 2,5 per mille aumentata dello 0,8 introdotto dal governo per ammortizzare il taglio della detrazione universale di 200 euro. Anche nel caso il parlamento decidesse di modificare l’iniziale impostazione governativa, consentendo ai Comuni di usare come meglio credono questo ulteriore gettito, Palazzo Municipale s’impegna a «usare per intero i 4,7 milioni di euro aggiuntivi per detrazioni. Abbiamo studiato una formula matematica - ha detto l’assessore - per garantire una detrazione crescente con il diminuire del valore catastale della casa. In questa maniera riequilibreremo il peso della nuova imposta rispetto a quanto previsto a livello centrale, favorendo i contribuenti meno ricchi». Nella tabella grande sono riassunte le simulazioni del Comune per varie categorie di prime case, in assenza di detrazioni e con la detrazione Marattin. Si nota come, in assenza di correttivi, le case popolari avrebbero pagato il doppio mentre i villini avrebbero risparmiato centinaia di euro. Resta comunque aperto il capitolo delle detrazioni per le famiglie non numerose, visto che il governo ha stanziato allo scopo un bonus di oltre 600 milioni: «A livello Ance è in corso un confronto - rivela Tagliani - tra i Comuni grandi, che hanno applicato le aliquote massime Imu e ora vorrebbero accaparrarsi l’intero bonus, e i Comuni come il nostro, che applicava aliquote basse. Se riusciremo ad avere almeno 1 o 2 milioni di euro da quella fonte, li destineremo tutti alle famiglie meno numerose e ai disabili».

Per tutte le altre categorie d’immobili l’aliquota sarà azzerata, grazie ad una deroga concessa a Ferrara, con eccezione dei fabbricati rurali (1 per mille) e degli immobili non ancora venduti dalle aziende. Nella tabella piccola sono riassunte le nuove aliquote. Le novità entreranno in vigore già per la prima rata del 16 giugno, se verranno approvate in Consiglio comunale il 28 aprile; seconda rata il 16 dicembre.

Novità in vista anche sul fronte servizi, dove arriva la nuova Tari, ennesima versione della tassa rifiuti. Sparisce l’addizionale statale di 30 cent al metro quadrato, in compenso il Comune ha trovato l’accordo con Hera per riconoscere un aumento dell’1,4% dei costi di raccolta e smaltimento, che la prossima delibera Atersir inserirà in bolletta («il rischio era di aumenti molto superiori» ha detto Tagliani). Si paga in tre rate più conguaglio.

L’ultima gamba dell’Imposta unica comunale, è la vecchia Imu che sopravvive per seconde case e altri immobili. Aliquote confermate con un’agevolazione per i proprietari che risiedono all’estero: 7,6 per mille invece dell’aliquota per immobili sfitti.

Stefano Ciervo

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