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A Goro non si farà la centrale a biogas

A Goro non si farà la centrale a biogas

La decisione della conferenza dei servizi. Soddisfazione di cittadini, comitato e sindaco. L’azienda preannuncia il ricorso

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FERRARA. È mezzogiorno quando si inizia a capire che la lotta del Comitato Antibiogas di Goro ha centrato l’obiettivo. Alessia Turola, consigliera comunale di minoranza, è appena uscita dalla sede del settore ambiente della Provincia: libera l’emozione con un accenno di pianto, schernisce il megafono. «Il progetto della centrale non va avanti», sussurra. Esplode la gioia tra i circa 150 goranti che da due ore e mezza “assediano”, pacifici ma determinati, la palazzina di corso Isonzo a Ferrara. «Abbiamo vinto!», si grida. La pressione popolare tracimata dal Delta fino alla città deve evidentemente aver lasciato il segno al tavolo della Conferenza dei servizi. La Provincia ha negato l’autorizzazione a procedere per la centrale a biogas, destinata alla produzione di energia elettrica, che avrebbe dovuto utilizzare in parte le alghe della Sacca. L’azienda proponente il progetto, la Energesi Ambiente di Forlì, non ci sta e preannuncia l’impugnazione del “no” tramite un ricorso. Determinante la posizione del Comune di Goro che al tavolo ha riportato la presa di posizione unanime del consiglio della scorsa settimana, quando è stata ritirata la dichiarazione di interesse pubblico dell’impianto. Bisogna attendere le 14 per ascoltare dalla voce del sindaco Diego Viviani l’esito dell’incontro, allungato da una “coda” tanto faticosa quanto delicata in cui si è messo a punto, per filo e per segno, il verbale. Il primo cittadino fatica a nascondere la tensione: «Oggi è stata ottenuta una vittoria importante per tutto il paese - spiega Viviani -. Ringrazio tutti coloro che si sono prodigati: il comitato, le cooperative, i cittadini. Da questa vicenda prendiamo ciò che c’è di positivo e liberiamoci da quel che c’è di negativo. L’azienda farà ricorso: noi lo affronteremo nelle sedi dovute». Arrivano applausi dai concittadini ma c’è chi fa notare al sindaco che «bisogna stare sempre con la gente» e un manifestante lo tallona fino all’angolo con via Ripagrande: «Da tre anni sapevi di questo progetto ma i cittadini non sono stati informati», gli grida. È comunque festa per il Comitato Antibiogas, che d’ora in poi si riconvertirà: «Ci sciogliamo per poi ridenominarci Comitato pro Sacca: impegneremo le nostre energie per tutto ciò riterremo utile all’obiettivo di tutelare e sviluppare il territorio», dice il presidente Angelo Morinelli. Che “nomina” cittadini onorari di Goro l’ambientalista Luigi Gasparini e l’avvocato Marzia Calzoni, sostenitori dell’opposizione alla centrale: «Saranno sempre ospiti benvoluti nelle nostre capanne, anzi bio-capanne». Gasparini sorride e sottolinea come l’esito della Conferenza dei servizi «può essere interpretato come un inizio di ripensamento da parte delle istituzioni circa il biogas; è il risultato più importante per le lotte ambientaliste contro questi impianti sul nostro territorio? Forse sì». Da parte di Energesi nessuna dichiarazione: solo una mesta uscita dalla sede della Provincia all’inizio del pomeriggio. Quando i manifestanti si erano ormai ridotti a poche decine.

Fabio Terminali