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«Non si lavorano polveri a due passi dal Parco del delta del Po»

ARGENTA. La Cna di Argenta e Portomaggiore prende posizione su Matrix di Conselice, ed esprime forte preoccupazione nei confronti dell'insediamento dell'impianto per la lavorazione delle polveri di...

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ARGENTA. La Cna di Argenta e Portomaggiore prende posizione su Matrix di Conselice, ed esprime forte preoccupazione nei confronti dell'insediamento dell'impianto per la lavorazione delle polveri di risulta da inceneritore per l'ottenimento di laterizi.

«Appare come minimo inopportuno - specifica Marino Mingozzi, presidente della Cna di Argenta-Portomaggiore - insediare un impianto per trattare il materiale risultante dalla combustione di inceneritori in un territorio che in questi anni ha cercato di connotarsi per la qualità dell'ambiente, dei prodotti, nonché per la vocazione turistica. È evidente che esiste una estrema contraddizione nel collocare un'attività di questo tipo accanto ad una importante impresa agricola con vaste superfici a coltivazione biologica, ad un caseificio e ad una impresa leader mondiale nella produzione di prodotti alimentari, senza contare la crescita di un tessuto produttivo che ha fatto dell'alimentare una bandiera di qualità, elevando il tal modo l'attrattività e la capacità competitiva di un'intera area. Non va trascurata, inoltre - aggiunge Mingozzi -, la presenza ad appena un paio di chilometri dell'Oasi del Parco del Delta del Po, candidata a diventare area MAB UNESCO, che si caratterizza per essere una oasi naturalistica protetta e di popolamento che attira decine di migliaia di turisti ogni anno per la propria bellezza ed i paesaggi incontaminati. Quando parliamo di opportunità e di sviluppo di un territorio - specifica ancora Mingozzi - non sono certo questi i progetti che abbiamo in mente, poiché installazioni di questo tipo non generano nemmeno un indotto significativo in termini di occupazione. Forti perplessità, inoltre, si esprimono in relazione al fatto che nessuno degli enti preposti abbia ancora offerto garanzie e rassicurazioni circa l'eventuale livello di pericolosità delle polveri trasportate, senza contare che tutto il progetto è stato portato avanti in un clima di quasi segretezza, senza coinvolgere i cittadini, ma anche le Amministrazioni confinanti, atteggiamento questo che di certo non favorisce la trasparenza e la fiducia nei rapporti. La missione di Cna è quella di avere a cuore le imprese, avendo chiara la consapevolezza che dentro e dietro ogni azienda - conclude Mingozzi -, sia piccola che media, vi sono sempre famiglie che vivono il valore a loro offerto dalla qualità del proprio ambiente». (g.c.)

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