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Scuola, un vigile urbano contro i teppisti

Scuola, un vigile urbano contro i teppisti

Longastrino, la decisione presa dai sindaci di Argenta e Alfonsine dopo la scacciacani puntata contro una prof alle medie

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LONGASTRINO. È già stato adottato un primo, importante provvedimento, a seguito dei vandalismi e degli atti di puro teppismo avvenuti nei giorni scorsi all’interno delle scuole medie di Longastrino di Alfonsine, nel Ravennate. Un provvedimento, peraltro, di un certo peso, proprio perché avviene all’interno di una scuola: un agente della polizia municipale sarà distaccato per i prossimi tempi proprio all’interno della scuola e vigilerà sulla situazione in essere. Il provvedimento è stato deciso ieri dai sindaci di Argenta e Alfonsine.

Il grave fatto, che ripropone l’ormai famigerato e datato fenomeno del cosiddetto bullismo, è stato dunque preso e considerato dalle autorità con la massima attenzione. Il tutto soprattutto alla luce della “letteratura” in materia che sconsiglia di sottovalutare fenomeni di questa natura. E se a scuola ci sono queste problematiche, altrettanti segnali inquietanti emergono da alcuni fenomeni di microcriminalità che da subito - è bene precisare - non riguardano la parte argentana, dove il controllo costante del territorio è affidato ai carabinieri della locale stazione. Ma con questo non si vuole porre steccati inutili.

Tornando, invece, al tema del bullismo e quindi al coinvolgimento "argentano", Gilberta Ravaglia, presidente del Consiglio di partecipazione tiene a precisare che «fin dai primi momenti che si è parlato di questa questione, noi come Cdp, ma anche in collaborazione con la consulta di Longastrino di Alfonsine, abbiamo sempre partecipato a tutte le riunioni organizzate per i genitori semplicemente per essere informati. E di tutto ciò che stava succedendo, abbiamo dato comunicazione alla nostra amministrazione di Argenta».

Il problema «c'è - prosegue la Ravaglia - e forse è risolvibile, ma di certo non spetta a noi del Cdp risolverlo: questo è un compito da addetti ai lavori che, ripeto, non possiamo essere noi del Cdp o della consulta».

Altrettanto coinvolta, anche se indirettamente, è la parrocchia di Longastrino. «Io non posso entrare a scuola e quindi non posso parlare di cosa sta succedendo - dice il parroco don Sante Bertarelli - e quindi mi limito a ciò che facciamo noi in parrocchia. Per il catechismo, che ricordo è volontario, fino a coloro che frequentano la prima media, un aiuto lo diamo e non posso lamentarmi dell'assenza dei genitori. Anzi! La maggioranza dei ragazzi c'è, e di questo io sono contento, anche se non tutti vengono al catechismo. Noi, come parrocchia, l’opportunità d'incontro con i ragazzi o con i genitori la organizziamo e la riprova è nei compleanni che vengono svolti nel nostro teatro. Ogni 15 giorni ci incontriamo e poi ci vediamo tutti a messa. Ripeto, non posso lamentarmi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA