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Vita spericolata ma paura di ammalarsi

Vita spericolata ma paura di ammalarsi

I giovani e la salute: i risultati della ricerca “Di sana e robusta costituzione” condotta dall’Osservatorio Adolescenti

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Poca attività fisica, alimentazione non sempre corretta, ma grande paura delle malattie e richiesta di più interventi informativi in materia di prevenzione. È questa la fotografia dei comportamenti e dei pensieri dei giovani ferraresi in tema di salute che emerge dall'ultima indagine condotta dall'Osservatorio Adolescenti del Servizio Giovani del Comune di Ferrara. La ricerca, dal titolo “Di sana e robusta costituzione”, è stata presentata pubblicamente lunedì alla Sala Estense ed è stata condotta in collaborazione con le Pediatrie di Comunità dell'Asl di Ferrara, coinvolgendo 700 adolescenti della città e della provincia.

«Il rapporto - spiega la responsabile dell'Osservatorio Adolescenti, Sabina Tassinari - offre diversi e interessanti spunti di riflessione sulla percezione che i ragazzi hanno del proprio benessere, connotandosi come un documento interessante nella costruzione di un profilo dei giovani utile alla programmazione di chi lavora con e per loro».

L'indagine ha preso in considerazione il tema della salute inteso nella sua accezione olistica, proposta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, e quindi nelle sue dimensioni non solo sanitaria ma anche psichica, relazionale, scolastica, lavorativa, economica e sociale.

Questi in sintesi i principali risultati emersi dalla ricerca, come riportato dalla scheda a cura dell'Osservatorio Adolescenti.

Stili di vita. Negli adolescenti ferraresi si rilevano alcune tendenze rispetto alla conduzione di uno stile di vita poco improntato all'attività fisica (soprattutto per le ragazze) e all'alimentazione sana (soprattutto per i ragazzi). Ed esattamente come sottolineato anche a livello internazionale, i giovanissimi confermano lo scollamento tra comportamenti e atteggiamenti: si conduce uno stile di vita non sempre corretto (bere alcolici, fumare, muoversi poco) e contemporaneamente si è molto spaventati dalle malattie.

Paura delle malattie. Analizzando le risposte dei giovanissimi del nostro campione si evidenzia il parallelismo con la popolazione adulta (indagini nazionali) nel dichiarare di avere maggiormente timore dei tumori (86,4%). Gli adolescenti ferraresi sono spaventati anche dall'imprevedibilità di subire traumi o essere coinvolti in incidenti (67,7%) oltre che dall'Aids (69,7%), malattia della quale non si parla più moltissimo ma che evidentemente è ancora molto presente nel pensiero dei giovani. Le ragazze sono preoccupate anche dai disturbi alimentari, dall'obesità e dalla depressione e ci sono molti studi recenti che indicano come le patologie depressive siano in aumento nelle giovanissime.

Prevenzione. Nonostante l'ampia gamma di interventi fatti nel nostro territorio, in tema di prevenzione e di promozione della salute soprattutto negli ambiti delle sostanze stupefacenti e delle dipendenze da alcol e da tabacco, i giovanissimi ferraresi intervistati percepiscono questi temi come passibili di ulteriore progettazione e iniziative. Infatti, le sostanze vengono al primo posto nell'elenco degli argomenti più urgenti da prevenire per il 70% del campione di ragazzi intervistati, l'alcol per il 59,4% e il fumo da tabacco per il 54,1%. Sui metodi più efficaci per fare prevenzione, gli adolescenti ferraresi non hanno dubbi: sono quelli che consentono scambio, discussione, approfondimenti e sono gli interventi più prossimi ai ragazzi e quindi nelle scuole e nei luoghi di vita.

Risonanza di temi sanitari. Rispetto alla percezione che gli adolescenti ferraresi hanno della risonanza di alcuni argomenti, per il campione di intervistati si parla eccessivamente di medicina estetica (53,4%) e di gravi malattie (63,6% tra chi ritiene che se ne parli troppo e chi a sufficienza).

Gli intervistati vorrebbero invece più informazione su episodi di malasanità (35,4%), malattie rare (44,3%) e terapie alternative (66,6% tra chi dice «si parla troppo poco» e chi dice «non se ne parla per niente»).

Balzano, infine, agli occhi i dati che riguardano le modalità per avere stili di vita ottimali: si parla a sufficienza di come mantenersi sani (per il 46,1%). Se pensiamo ai dati sugli stili di vita adottati e dichiarati dai ragazzi (sedentarietà e alimentazione scorretta), sicuramente è bene riflettere sullo scollamento tra atteggiamenti e comportamenti, così tipico dell'adolescenza.