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il candidato della lista fdi

Malaguti, una vera corsa al voto

Malaguti, una vera corsa al voto

«Fersini farà zero consiglieri, M5S non ha esperienza, Anselmi è ok»

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Mauro Malaguti non aveva in programma di fare questa campagna elettorale in prima persona. Ma i Fratelli d’Italia, a cominciare da Alberto Balboni, gli hanno detto che non poteva tirarsi fuori. Ora grava anche su di lui l’onere di far ben figurare Fdi e di riflesso il candidato sindaco Anselmi.

Lei che ha coordinato il tavolo del centrodestra ci può spiegare cosa è successo? Avete scelto Anselmi ma ora Ncd e Udc vanno da un’altra parte con Fersini. Non avevate capito che qualcosa non andava?

Ncd ha partecipato per due mesi al tavolo, quello che è venuto più volte è stato proprio Fersini, che ha partecipato attivamente, ha dato dei contributi e alla fine anche lui era d’accordo su Anselmi. Per questo la scelta a posteriori di andare in autonomia ha meravigliato tutti. Oltrettutto è una scelta senza senso perché favorisce gli avversari e altri concorrenti. E tutto per cosa se alla fine non riusciranno nemmeno a eleggere un consigliere? Si sono e ci hanno complicati la vita per niente.

Prima che con Tagliani la battaglia è con M5S per il ballottaggio. Sarà dura per voi: come centrodestra, oltre che da Fersini, dovete guardarvi anche da altri due ex Pdl come Rendine e Marica Felloni, che hanno dato vita a due civiche.

C’erano le condizioni per andare uniti, certo così sarà più dura, ma io sono fiducioso: la coalizione comprende Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega Nord che sono i partiti più forti del centrodestra, per cui abbiamo buone possibilità di arrivare noi al ballottaggio. Poi consideriamo che anche il mondo grillino è diviso al suo interno e in ogni caos non mi sembrano attrezzati per governare una città complessa come Ferrara, non hanno esperienza di pubblica amministrazione e senza esperienza e conoscenza non si governa.

Lei non doveva figurare tra i candidati al consiglio comunale essendo già consigliere regionale. Chi le ha chiesto il sacrificio?

È vero, non avevo intenzione di candidarmi. Ma in politica a volte si spinge e a volte di viene spinti. Io mi considero un fortunato della politica: sono stato il primo candidato di centrodestra ad andare al ballotaggio in Provincia nel 2009, sulla scia di quel risultato l’anno dopo ho conquistato il seggio in consiglio regionale grazie a tantissime preferenze. Ora se mi si chiede di dare una mano come faccio a dire di no? Darò il mio contributo a Fdi e ad Anselmi, un bravo professionista, un architetto con importanti competenze in campo urbanistico molto utili se dovrà amministrare la città .

Su cosa concentrerà la sua campagna elettorale?

Occupazione e sicurezza. La sinistra nata per difendere il proletariato oggi difende banche e multinazionali, la destra che difendeva i padroni oggi difende il nuovo proletariato delle partite Iva. Marie Le Pen in Francia è cresciuta grazie agli strati popolari che prima votavano a sinistra.

In caso di elezione c’è incompatibilità tra consigliere regionale e comunale?

Non c’è incompatibilità. In ogni caso non manterrò due incarichi.

Malaguti riceve una telefonata. «Pronto? No oggi non riesco a venire, sì ci sentiamo presto...ciao».

Troppi impegni?

Mi fanno correre da tutte le parti...Mauro qua, Mauro là, sono sempre di corsa. Ogni campagna elettorale mi costa qualche punto di patente, anche stamattina ho dovuto pagare una multa per un piccolo eccesso di velocità.

Ha abbastanza punti per amministrative ed europee?

Mi dovrebbero bastare.

Marcello Pradarelli