«Qualcuno dimentica i danni del sisma»
Maisto risposte a Bassi: per la sede dell'Accademia delle Scienze presto un incontro. E stiamo lavorando per portare i quadri del Massari in Castello entro l'anno
«Non abbiamo bisogno di un Cottarelli in quanto abbiamo fatto registrare la più grande riduzione del debito tra i Comuni d’Italia, come ha spiegato bene anche nei giorni scorsi il collega di giunta Luigi Marattin».
Il vicesindaco Massimo Maisto, con delaga tra le altre soprattutto alla cultura, interviene e risponde alle sollecitazioni e all’appello formulati sulla Nuova Ferrara ieri da Carlo Bassi. L’architetto, che anche dall’alto dei suoi 90 anni è una delle figure più autorevoli nell’ambito culturale ferrarese, premiato lo scorso anno con l’Ippogrifo “Città di Ferrara”, su queste pagine ha espresso la sua preoccupazione e anche quella di altri intellettuali cittadini per le sorti dell’Accademia delle Scienze sfrattata dai locali di via Romei con il piano di vendita di Palazzo Zanardi. E sul trasloco ancora non c’è certezza.
«La scelta di vendere alcuni palazzi - ribatte Maisto - fa parte di un piano di razionalizzazione degli spazi, proprio come invoca Bassi, con l’utilizzo di locali che sono già di nostra proprietà come nel caso dei recenti traslochi dell’Istituzione Scuola da palazzo Calcagnini e all’assessorato alla cultura e al turismo da palazzo Zanardi. Sono però in parte dispiaciuto perché qualcuno sembra dimenticare che due anni fa abbiamo avuto un terremoto che ha creato grandi problemi e danni alle nostre strutture e ai contenitori culturali. Basta ricordare Schifanoia, palazzo Massari, Porta Paola, solo per citarne alcuni, con opere ancora ammassate nei magazzini. A questo proposito si sta lavorando alla collocazione temporanea dei Boldini e dei De Pisis in Castello Estense e speriamo di inaugurare il tutto entro l’anno».
«L’Accademia delle Scienze non è dimenticata - prosegue il vicesindaco - ma come tante altre attività culturali bisogna studiare soluzioni tampone in attesa dell’arrivo dei fondi post-sisma per poter risanare completamente gli spazi cittadini vocati alla cultura, come ad esempio Porta Paola».
L’assessore Maisto anticipa anche che il prossimo 15 aprile ci sarà una riunione con i rappresentanti dell’Accademia delle Scienze, anche perché non è facile collocare 20mila volumi. La soluzione tampone al momento è ancora al vaglio, in attesa di una soluzione definitiva, che potrebbe essere Palazzo Bonacossi, ma se ne parlerà insieme al mondo culturale, come precisa ilvicesindaco.
Nel frattempo prosegue la raccolta dei volumi da trasferire per un’istituzione che è attiva in città da 192 anni, essendo stata fondata nel 1822.