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Edicola - dopo l’incontro con i giovani

Severgnini “punge” Negri

“Il porto non è il mare”, intitola l'intervento di ieri su "Il Corriere della Sera" un Beppe Severgnini paterno: difatti, dopo la presentazione al seminario “Di sana e robusta costituzione”, ha...

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“Il porto non è il mare”, intitola l'intervento di ieri su "Il Corriere della Sera" un Beppe Severgnini paterno: difatti, dopo la presentazione al seminario “Di sana e robusta costituzione”, ha passeggiato in lunga e in largo per Piazza Duomo a Ferrara.

Passeggiata che lo ha fatto riflettere sul fenomeno dell' "aperitivizzazione" giovanile, su chi beve spesso e volentieri per spegnere in gruppo la mente: «Ho incontrato cinquecento ragazzi in un teatro ma non il vescovo, monsignor Luigi Negri. Peccato, perché so che i giovani interessano anche a lui - orientando la sua acuta analisi generazionale - Ora, mi risulta che quegli “street bar” (li chiamano così, in ferrarese moderno) siano di proprietà della Curia: quindi, se sono tanto demoniaci, basta non affittarli».

E, superati i postumi dell'ex “postribolo”, ha concluso: «I ragazzi italiani - monsignor Negri dovrebbe saperlo - si ubriacano anche in posti brutti e solitari. Ma di lì cercano di scappare. A Ferrara, e nelle altre città-gioiello, rimangono. Ma così facendo scambiano il porto col mare, e potrebbero pentirsene».

Matteo Bianchi